Latina, Carlo Emanuele Caliman uccise la fidanzata. Condannato a 14 anni

LATINA – Carlo Emanuele Caliman, ex guardia provinciale, reo confesso per l’omicidio dell’ex fidanzata Valentina Colella, è stato condannato a 14 anni di carcere. Lo ha stabilito la Corte d’appello di Roma, riducendogli così la pena inflitta in primo grado che era di 21 anni.

Valentina Colella fu uccisa il 15 marzo 2011 a Spigno Saturnia, in provincia di Latina. Ad ucciderla due colpi d’arma da fuoco esplosi dalla pistola d’ordinanza di Caliman. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti i due si erano appartati in auto in via Fornello, una traversa della statale Formia-Cassino. Ma dopo poco scoppiò una violenta discussione che, secondo l’ipotesi accusatoria, portò Caliman ad uccidere la ragazza. Caliman aveva scoperto che Valentina, all’epoca venticinquenne, aveva una relazione con un altro uomo e per questo, in un accesso d’ira avrebbe preso la pistola d’ordinanza e avrebbe crivellato la giovane con 14 colpi.

La difesa ha sempre sostenuto che l’accaduto fosse il frutto di un momento di follia, chiedendo per Caliman l’incapacità di intendere e volere al momento del fatto. Successivamente all’omicidio Caliman avrebbe anche tentato il suicidio ma l’arma si è inceppata. Preso dallo sconforto ha poi lasciato l’arma accanto al corpo ed è andato a costituirsi.

“Volevo manifestare il mio più grande pentimento per quanto è successo – ha detto Caliman nel corso dell’udienza del processo d’appello – L’accaduto mi ha cambiato la vita. Avevo tutto, una famiglia sana con dei valori; ho una figlia che avrà accusato anche lei il colpo. Ho deluso tutti”.

 

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