Latte sardo, trovato l’accordo: 74 centesimi al litro

Latte sardo, trovato l'accordo: 74 centesimi al litro
Latte sardo, trovato l’accordo: 74 centesimi al litro

SASSARI  –  Raggiunto l’accordo sul prezzo del latte ovino dei pastori sardi. Il tavolo convocato dal prefetto di Sassari Giuseppe Marani ha chiuso un’intesa che prevede 74 centesimi al litro, con l’impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano.

Al vertice in Prefettura hanno partecipato i rappresentanti dei pastori, le aziende di trasformazione con i rappresentanti del governo, della Regione Sardegna e delle associazioni di categoria. 

Dopo un primo tavolo sempre a Sassari, la vertenza sul prezzo del latte era ripartita oggi, venerdì 8 marzo, nell’incontro in Prefettura dalla base dei 72 centesimi stabiliti dieci giorni fa e dal decreto firmato giovedì 7 marzo dal Governo, che ha stanziato 24 milioni di euro per sostenere la filiera lattiero-casearia della Sardegna. Al vertice in piazza d’Italia hanno partecipato pastori, aziende di trasformazione, associazioni di categoria con i rappresentanti di Governo e Regione. 

Soddisfazione dall’Unione Nazionale Consumatori: “Ottima notizia – il commento di Massimiliano Dona, presidente dell’associazione -. Siamo sempre favorevoli ad un libero accordo tra le controparti, in questo caso tra rappresentanti dei pastori e aziende di trasformazione, così come è un bene che il Governo ed il Prefetto abbiano svolto un ruolo di mediazione tra le parti. Sarebbe stato invece inaccettabile l’imposizione di un prezzo politico ad 1 euro come si voleva fare inizialmente. Un ricarico del 66,6% che sarebbe stato traslato sui consumatori finali”, prosegue Dona. “Resta da capire come mai il libero mercato non funzionasse e per questo attendiamo un pronunciamento dell’Antitrust”, conclude Dona.  

Positive anche le parole del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio: ”E’ stato finalmente trovato l’accordo sul prezzo del latte tra pastori e trasformatori a 74 centesimi, con l’impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano. È la dimostrazione che quando ci si siede a un tavolo con spirito costruttivo si raggiungono importanti traguardi. Posso assicurare – continua il ministro – che quello di oggi è solo l’inizio. Andiamo avanti e ci mettiamo a disposizione, lavorando in modo serio sull’organizzazione dell’intera filiera e il rilancio del settore come ho sempre promesso”. Comunque quella di oggi, conclude, ”è un’ottima notizia, dopo l’approvazione del decreto legge in Cdm per la crisi del settore lattiero caseario e ovi-caprino”.  

Fonte: Ansa

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