SIRACUSA – Per la prima volta parla Angela Conti, la mamma di Laura Petrolito, la ragazza di vent’anni di Canicattini Bagni (Siracusa) uccisa dal compagno, il reo confesso Paolo Cugno, e gettata in un pozzo artesiano.
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La donna non ci sta a passare per colei che abbandonò Laura, vissuta insieme al padre, Andrea Petrolito: “Dovete sapere la verità e la voglio gridare al mondo: io non ho abbandonato mia figlia. Mi è stata strappata 18 anni fa quando era piccola e adesso una seconda volta per mano di un assassino”, accusa tra le lacrime.
Angela Conti racconta un’altra storia: “Io e mia figlia ci vedevamo, ci siamo frequentate in tutti questi anni. All’insaputa del padre. Sono stata presente, anche se per poco”. Il suo sfogo, affidato al quotidiano siciliano Siracusa Oggi, è quasi un appello: “Non giudicatemi, non potete sapere il dolore immenso che stiamo provando io e le mie figlie. Stiamo soffrendo, non vedremo Laura mai più sorridere. Adesso è una meravigliosa stella. Non descrivetemi con cattiveria”.
Laura Petrolito è stata trovata senza vita sabato 17 marzo in un pozzo artesiano nelle campagne di Canicattini Bagni perché nessuno la ritrovasse. Sul corpo della giovane donna, mamma di due figli, molte coltellate, almeno sedici, secondo l’autopsia. Ferite all’altezza del cuore, del polmone e dell’intestino, anche se ancora non è chiaro se Laura sia morte per le ferite o dopo la caduta nel pozzo.
Intanto il suo compagno, Paolo Cugno, 27 anni, padre del suo seconda figlio di otto mesi, è stato arrestato e avrebbe confessato l’omicidio. La sua famiglia, probabilmente nel timore di ritorsioni, ha lasciato Canicattini Bagni nella serata di domenica 18 marzo.
