LAURIA (POTENZA) – Francesca Cozzi, di 62 anni, e' stata fermata a Lauria (Potenza) dai Carabinieri perche' ritenuta responsabile dell'omicidio – avvenuto nella serata di sabato scorso, 31 marzo – di Domenico Chiacchio, di 47, trovato morto con un coltello conficcato nel petto dopo che, con la sua automobile, aveva sfondato la vetrina della macelleria della donna, in una strada centrale del paese.
Al fermo della donna, oggi, si e' giunti dopo che, fin dall'inizio, la vicenda presentava aspetti che hanno fatto credere addirittura ad un suicidio ''anomalo'', messo cioe' in atto con fredda determinazione.
Invece, alcuni accertamenti tecnici fatti dai militari – anche quelli del nucleo investigativo del comando provinciale di Potenza – e i primi risultati dell'autopsia sul cadavere di Chiacchio, hanno portato gli investigatori a raccogliere indizi a carico della donna. Tutto e' cominciato quando la ''Fiat Punto'' guidata da Chiacchio ha sfondato la vetrina di ingresso nella macelleria: l'uomo e la donna hanno avuto un'accesa discussione, durante la quale quest'ultima lo ha colpito piu' volte al petto con uno dei coltelli usati per tagliare la carne.
I Carabinieri stanno ancora indagando per chiarire il movente del delitto: l'ipotesi che sia avvenuto per un impulso di rabbia della donna non viene ritenuta del tutto valida. Comunque non la sola: le indagini puntano su questioni di interesse o sui rapporti personali passati fra i due.
Il cadavere di Chiacchio e' stato trovato fuori dall'auto: l'autopsia, poi, ha messo in luce i ripetuti colpi inferti con il coltello. Stamani, dopo un lungo interrogatorio, le spiegazioni fornite da Cozzi sono apparse insufficienti e la donna, su decisione del pm, Anna Grillo, e' stata fermata e trasferita in carcere, a Potenza.