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Laveno Mobello (Varese), tampona la ex con gli amici: “O mi sposi o ti ammazzo”

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Laveno Mobello (Varese), tampona la ex con gli amici: “O mi sposi o ti ammazzo”

VARESE – “O mi sposi o t’ammazzo”. E’ la terrificante proposta di matrimonio fatta da un giovane stalker alla sua ex. Prima l’ha speronata con l’auto, poi battendo i pugni contro il finestrino l’ha minacciata. Ma non era la prima volta.

L’ennesima storia d’amore sfociata in violenza arriva da Laveno Mobello, in provincia di Varese. Qui viveva una giovane coppia: a giugno lei, stanca delle continue angherie, va via di casa e torna a vivere con la madre. Lui, 28 anni, geloso, possessivo e pure violento, non lo accetta. Trascorrono i mesi, mentre l’uomo è convinto di poterla riconquistare. Poi realizza che questa volta è finita davvero e comincia a perseguitarla.

Telefona a tutte le ore, la pedina, non si arrende ai ripetuti no della ragazza. Al punto che la giovane, esasperata, decide persino di cambiare casa. Lui la prende malissimo e minaccia di morte l’agente immobiliare, colpevole di aver dato un nuovo indirizzo, a lui sconosciuto, alla donna oggetto delle sue ossessioni.

A metà settembre la situazione degenera, al punto che la ragazza è ormai tenuta sotto osservazione dai carabinieri. Il primo avviso di terrore, la settimana scorsa, quando lui la tampona e si infila in auto con lei. Le ruba il cellulare dalla borsa e controlla le chiamate. Poi le fa la famosa proposta: “O mi sposi o sei morta”.

Come racconta il quotidiano Il Giorno:

Poi cambia strategia e per una settimana la inonda di fiori. Fiori e messaggi nei quali, alle minacce di morte, alterna profferte di eterno amore. La giovane denuncia tutto, tanto che i carabinieri ormai la sorvegliano per evitare il peggio. E ieri infatti il ventottenne ha speronato la ragazza, con lui un amico, indagato a piede libero, e la sua fidanzata ignara di tutto. L’hanno buttata fuori strada ancora una volta ma lei, memore di quanto accaduto la settimana prima, aveva bloccato le portiere. Si è ritrovata con l’ex e gli altri due che battevano i palmi sui finestrini. Aveva il filo diretto con i carabinieri visti i precedenti e lo ha usato. L’ex è stato arrestato.

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