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Lavitola diede a Berlusconi telefoni a prova di intercettazione?

di Alberto Francavilla |1 Settembre 2011 20:28

ROMA, 1 SET – Valter Lavitola, uno degli indagati per la presunta estorsione a Silvio Berlusconi, avrebbe fatto recapitare allo stesso premier dei telefoni 'sicuri', con schede sudamericane, che sarebbero dovuti essere a prova di intercettazione. Lo scrive il gip di Napoli nella sua ordinanza di custodia cautelare, citata dall'Ansa.

Il 5 luglio scorso, scrive l'Ansa, vengono intercettate diverse telefonate tra Lavitola e il suo collaboratore Rafael Chavez, che lo chiama da un telefono pubblico. ''Lavitola – scrive il gip – gli impartisce precise indicazioni ordinandogli di portare alcuni 'documenti' ed alcuni telefonini a tale Alfredo. Si appurera', poi, che Alfredo e' uno stretto collaboratore del Presidente Berlusconi e come, dunque, il Lavitola dia incarico a Rafael di procurare allo stesso Presidente Berlusconi dei telefoni 'sicuri' e cioe' dei telefoni con schede sudamericana con i quali evidentemente il Lavitola – ignaro di essere proprio lui sotto controllo – ritiene di poter parlare tranquillamente con lo stesso Berlusconi''.

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