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Lavitola, Procuratore della Cassazione chiede la conferma del carcere

di Maria Elena Perrero |27 Aprile 2012 13:16

ROMA – Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Luigi Riello, ha chiesto, innanzi ai giudici della Sesta sezione penale, la conferma dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Bari nei riguardi di Valter Lavitola lo scorso 21 novembre con l’accusa di induzione a mentire all’autorita’ giudiziaria.

Il pg Riello, al termine dell’udienza, ha reso noto di aver chiesto ”il rigetto” del ricorso presentato dall’avvocato Gaetano Balice, legale dell’ex direttore dell’Avanti.

Lavitola e’ accusato dalla Procura di Bari di aver indotto l’imprenditore fallito Giampaolo Tarantini, in cambio di almeno cinquecentomila euro, a mentire negli interrogatori del 29 e 31 luglio del 2009 ai pm che indagavano sulle escort portate nelle residenze dell’ex premier Silvio Berlusconi tra il 2008 ed il 2009.

Domani il difensore di Lavitola, avvocato Balice, come lui stesso ha reso noto, incontrera’ il faccendiere nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove Lavitola e’ recluso dal 16 aprile, dopo il suo rientro dalla latitanza in Sudamerica.

Ad avviso del sostituto procuratore generale della Cassazione, Luigi Riello, e’ ”configurabile” la sussistenza del reato di induzione a mentire all’autorita’ giudiziaria, ipotizzato dalla Procura di Bari a carico dell’ex direttore dell’Avanti, Valter Lavitola. Lo ha detto l’avvocato Gaetano Balice, difensore del faccendiere recluso a Poggioreale, uscendo dalla camera di consiglio nella quale la Sesta sezione penale della Suprema Corte ha discusso il ricorso contro l’ordinanza emessa il 21 novembre dal Riesame di Bari.

A proposito della configurabilita’ del reato di induzione, il pm di Bari, Pasquale Drago, titolare del fascicolo, ha sempre ritenuto che non vi fossero i gravi indizi di colpevolezza a carico di Lavitola e dell’ex premier Silvio Berlusconi. Il difensore di Lavitola, avvocato Balice, ha spiegato che, a Bari, e’ il gip ad essere convinto della configurabilita’ del reato. Da stamani il gip di Bari ha a suo favore anche il parere della Procura della Cassazione, rappresentata dal sostituto Luigi Riello.

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