ROMA – Gli incidenti sul lavoro continuano ad essere in calo, tanto che dal 2008 al 2012 si registra una diminuzione degli infortuni del 22,8% e del 28,8% dei morti, ma questo “non deve indurre ad abbassare la guardia”: lo sottolinea l’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro) in occasione della 63ma Giornata nazionale per le vittime, che si celebra oggi 13 otobre.
Nel 2012 gli infortuni denunciati all’Inail hanno sono stati 744.916 (-8,9% sui 817.586 del 2011), i morti 790 (-8,8% rispetto 866 del 2011). La flessione, evidenzia ancora l’Associazione, risulta ancora più significativa se inquadrata nel quinquennio 2008-2012: rispetto ai quasi 965.000 infortuni del 2008 il calo complessivo è stato del 22,8%. Per quanto riguarda gli episodi mortali, il decremento è del 28,8% rispetto ai 1.110 del 2008. Ancora più sostenuto il calo fatto registrare dai lavoratori stranieri che operano in Italia: nel 2012 gli infortuni sono stati circa 111.000, in calo del 18,2% rispetto ai 136.000 del 2011 e del 25,8% rispetto ai 150.000 casi del 2008.
Più consistente ancora la riduzione dei casi mortali: 112 nel 2012 con un calo del 22,2% rispetto al 2011, che aveva segnato 144 decessi e di oltre il 40% rispetto al 2008 quando si contarono 188 stranieri morti sul lavoro. Anche per le malattie professionali, nel 2012 si è registrato un calo anche se molto più contenuto rispetto agli infortuni sul lavoro: in questo anno, infatti, sono state 47.417 le denunce protocollate dall’Inail, un migliaio in meno rispetto alle 48.458 del 2011, con un decremento del 2,1%. A fronte di questa “modesta ma significativa diminuzione” resta, tuttavia, il fatto che nel corso degli ultimi anni c’è stata una crescita complessiva del 75%, passando dai circa 27.000 casi del 2007 ai 47.500 del 2012: oltre 20.000 denunce in più nel giro di pochi anni.
I commenti sono chiusi.