“Vuoi il lavoro? Paga 100 euro al colloquio. Così assumiamo solo gente motivata”

ROMA –  Se fino a poco tempo fa il must del candidato ideale per un posto di lavoro era un curriculum impeccabile, accompagnato da un’ottima presenza, oggi l’importante è non dimenticare il portafogli a casa. Oltre ai requisiti infatti spuntano sempre più spesso 100 euro da consegnare al primo incontro. E così il colloquio di lavoro potrebbe diventare un lusso per pochi.

Almeno per la Alessandro Proto Consulting, la società milanese di consulenza finanziaria e immobiliare, che ha lanciato la bizzarra proposta: far pagare il colloquio di lavoro agli aspiranti candidati. Una scelta che potrebbe scatenare polemiche fra i precari. “Non la metterei in questi termini, non sono contro i precari – spiega Alessandro Proto, presidente della società, al Corriere della Sera – E’ solo una scelta strategica per una prima scrematura mirata fra le tante proposte di collaborazione. In media ricevo 10-15 curriculum al giorno, contatto ragazzi dal profilo brillante ma che scopro poco ambiziosi durante il colloquio, per nulla intraprendenti o addirittura impreparati sulla mission della società. Così ho deciso di cambiare strada mettendo tutti alla prova fin dal primo step”.

La figura ricercata è quella di un consulente commerciale che si occupi delle trattative contrattuali. In ballo ci sono contratti di collaborazione da 1500 euro al mese, più un variabile del 20-30% sulle trattative concluse. “Non voglio gente iperqualificata con tanto di master nelle migliori università europee. Offriamo corsi di formazione in azienda e l’esperienza arriva anche con la pratica sul campo. Voglio, però, ragazzi che dimostrino fin dal primo incontro che tengono davvero a questo lavoro e sono disposti a tutto per averlo. Più che un’iniziativa commerciale, la mia è una vera e propria provocazione”, continua Proto.

La risposta dei candidati? “Positiva, direi: su dieci ragazzi contattati, cinque hanno accettato di pagare il colloquio, tre sono stati assunti”.

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