Lavoro/ Operai della Cim ancora sulla torre per protesta. Sperano in una soluzione, rincuorati dalla vicenda analoga della Innse di Milano

Si aprono concrete speranze per una soluzione alla vertenza della Cim, l’azienda vicino a Roma dove, da tre giorni, quattro lavoratori protestano su una torre di 37
metri per evitare la chiusura della fabbrica.

Una protesta gemellata con quella dell’Innse di Milano. Come si auguravano da tre giorni gli operai e la proprietà, il sindaco di Marcellina, Alfredo Ricci, ha portato all’esame del Consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria sulla vicenda Cim, la sospensione in autotutela del bando di gara indetto dalla precedente amministrazione per affittare il sito su cui sorge lo stabilimento.

Proprio oggi, 12 agosto, dopo la seconda notte sulla torre, i quattro operai avevano affisso lo striscione “Innse ce l’ha fatta, ora tocca a noi” che è stato di buon auspicio, almeno per quanto riguarda le intenzioni del sindaco che oggi ha anche presentato
una richiesta alla Regione Lazio per indire una conferenza dei servizi “chiarificatrice” sulla vertenza Cim.

Ricci, che ha anche consultato un legale, ha parlato di pareri “contrastanti” sulla vicenda comunicando, tra l’altro all’Aula, che la Regione é favorevole sia alla proroga del contratto di affitto del terreno con la Cim fino al 2011, sia al prosieguo dell’attività
di escavazione da parte della stessa azienda che, invece, su questo aspetto è bloccata da quasi due anni.

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