Le accuse della trans Paloma: “Marrazzo nascondeva un tesoro in cassaforte”

Novità nell’inchiesta sull’affare Marrazzo. La trans brasiliana Paloma afferma di aver ricevuto da Piero Marrazzo dieci, dodici e anche diciassettemila euro per le sue prestazioni. «Quando ho conosciuto Marrazzo – spiega ai microfoni del Tg5 – non lo sapevo. Quando la prima volta mi ha fermato in macchina dove adesso io lavoro, mi ha dato diecimila euro». La trans aggiunge che Marrazzo le avrebbe detto “non ti preoccupare, faremo una bella seratina, ti faccio un bel regalo”, e “mi ha dato subito in contanti diecimila euro la prima volta”.

Ma quanto riceveva in media ogni volta? «Dieci, dodici e a volte diciassettemila euro». Secondo quanto riportato dal Messaggero, nell’interrogatorio del 29 dicembre, Paloma ha raccontato al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo anche di incontri a luci rosse con l’ex governatore nella sede della Regione Lazio. «Due anni fa – ha raccontato – mi ha portata in un palazzo molto grande, almeno di cinque piani, la cui facciata era interamente fatta da finestre. Ricordo di aver notato che sulla parte più alta dell’edificio vi era la scritta Regione Lazio». Paloma ha raccontato anche di incontri con Marrazzo in un appartamento dove c’era una cassaforte con all’interno “molti soldi in contanti, era piena di soldi” e di aver realizzato solo successivamente di essere stata pagata “ottomila euro, tutti in banconote da grosso taglio”.

Ai pm, però, Marrazzo ha sempre smentito i particolari riferiti da Paloma: «Non mi sono mai recato in locali della Regione per incontri con trans – ha sottolineato ai magistrati -. I locali che Paloma avrebbe indicato, citati dai giornali, non esistono nemmeno, non ho mai usato auto di servizio per gli incontri. Inoltre non ho mai pagato ingenti somme ai trans per i miei rapporti con gli stessi e, naturalmente, non ho mai usato denaro della Regione, ma solo mio personale per pagare le prestazioni».

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