LECCE – Dichiaravano all’Inps giornate di lavoro inesistenti, pagando fino a 2mila euro imprenditori agricoli compiacenti, per ottenere benefici dall’ente previdenziale.
Un espediente che, per la Guardia di Finanza di Gallipoli, ha portato via all’Inps oltre 253mila euro in prestazioni di sostegno al reddito e che è costato la denuncia a 56 falsi braccianti e a 2 imprenditori di un’azienda agricola di Collepasso, in provincia di Lecce. Le accuse per i 58 denunciati sono di falsità ideologica e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato.
La presunta truffa, scoperta in collaborazione con gli ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, è stata organizzata da un’azienda agricola di Collepasso (Lecce), che avrebbe comunicato sistematicamente all’istituto di previdenza, giornate di lavoro inesistenti a carico di falsi braccianti agricoli, ricevendo in cambio dalle persone interessate somme di denaro che oscillavano annualmente tra i 1000 e i 2000 euro, a seconda delle giornate accreditate.
Dei 64 braccianti impiegati, 56 sono risultati richiedenti o già percettori di indennità di disoccupazione agricola, di malattia e di maternità erogate dall‘Inps. In realtà per la gestione degli oltre 36 ettari di terreno, per la maggior parte coltivati a uliveto, l’azienda utilizzava tre o quattro operai.