Lecco, rubare giocattoli ad un bambino non è reato: la decisione del giudice Lecco, rubare giocattoli ad un bambino non è reato: la decisione del giudice

Lecco, rubare giocattoli ad un bambino non è reato: la decisione del giudice

Lecco, rubare giocattoli ad un bambino non è reato: la decisione del giudice
Lecco, rubare giocattoli ad un bambino non è reato: la decisione del giudice

LECCO – Rubare qualche giocattolo ad un bambino non è un reato perché il fatto è da considerarsi di particolare tenuità, se si tratta di cose di poco valore: è quanto ha stabilito il giudice per le indagini preliminari di Lecco, Andrea Figoni, che ha così archiviato il procedimento a carico di una donna che aveva sottratto dalla casa di un amichetto del figlio di 4 anni un trattore a pedali ed una bicicletta, per un valore totale di 250 euro. 

Nella decisione, che risale al 9 maggio scorso, il gip si richiama all’articolo 131 bis del codice penale che “mira a impedire la celebrazione di un processo inutile quando la notizia di reato, non destituita di fondamento, attenga però a un fatto di particolare tenuità”. In questo caso, argomenta il magistrato, “il valore di detti giocattoli non può che essere, anche in considerazione dell’uso, modesto”.

Il giudice ha accolto le ragioni esposte nella richiesta di archiviazione dal pm Salvatore Catalano ed evidenziato pure che il bimbo “non risulta traumatizzato avendo poi invitato alla festa di compleanno il figlio” della donna imputata per furto.

Nell’opposizione all’archiviazione, la madre del bambino aveva fatto presente invece che “quegli oggetti erano molto cari” per il figlio “ed era sua abitudine usarli entrambi quasi ogni giorno, ogni qual volta il tempo lo permettesse. Vederseli sottrarre – ha aggiunto – ha provocato in lui un’immediata reazione di rabbia e tristezza e ancora oggi vive con sofferenza il ricordo del furto e la mancanza degli oggetti, soprattutto del trattore. Se il medesimo reato fosse stato commesso ai danni di un adulto attraverso il furto di uno smartphone del valore di 250 euro forse non si sarebbe ravvisata una particolare tenuità del fatto”. (Fonte: Agi)

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