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Legionella a Bresso: 6 contagiati, 1 morto. “No doccia, batterio viene da acqua”

di Warsamé Dini Casali |24 Ottobre 2014 9:03

Legionella, allarme vicino Milano: 6 contagiati, 1 morto. “Non fatevi la doccia”

BRESSO (MILANO) – Legionella, allarme vicino Milano: 6 contagiati, 1 morto. “Non fatevi la doccia”. Una settimana fa, si sono presentati al Pronto Soccorso di Bresso, alle porte di Milano, in rapida sequenza, sei anziani, tutti con i sintomi di quella che sembrava polmonite e poi si è rivelata legionella: uno di loro, tutti sopra i 70 anni, non ce l’ha fatta, è deceduto. Gli altri sono ancora ricoverati: a Bresso però è scattato l’allarme sanitario. Troppi contagiati, e tutti provenienti dalla stessa zona nord est del Comune. In Italia si contano 1300 casi di legionella all’anno. I più colpiti anziani e chi ha soglie immunitarie basse.

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Il Comune di Bresso ha invitato la popolazione a non farsi la doccia, a prendere precauzioni nell’uso dell’acqua calda e a non irrigare i giardini con la pompa: il batterio della legionella infatti non si propaga da persona a persona attraverso il contatto, ma respirando goccioline di acqua infetta, specie quella calda, principalmente se nebulizzata. Per questo i tecnici dell’Asl locale stanno prelevando campioni di acqua un po’ ovunque, dalle fontane alle cisterne. I contagiati potrebbero essere stati esposti all’impianto di condizionamento di uno stesso locale pubblico o da una torre di evaporazione dei climatizzatori.

In Catalogna, nelle città di di Sabadell e Ripollet, in provincia di Barcellona si sono verificati a ottobre 10 casi mortali. Il focolaio dell’infezione è stato identificato a Ripollet in un camion della nettezza urbana; mentre nel caso di Sabadell, l’origine dell’infezione non è stata ancora accertata e potrebbe trattarsi di una torre di refrigerazione di un’impresa.

Il sindaco di Bresso, Ugo Vecchiarelli, ha pubblicato sul sito internet del Comune un decalogo anti-legionella. «Non intendiamo sottovalutare quanto è avvenuto e vogliamo proseguire nell’opera di prevenzione e informazione – dice -. La legionella può colonizzare gli impianti idrici in alcune parti in cui l’acqua ristagna a lungo e nei punti terminali quando non si fa adeguata manutenzione, ad esempio nei soffioni delle docce incrostate da calcare».

Oscar Di Marino, uno dei maggiori esperti italiani di legionella, sottolinea: «L’habitat ideale del batterio è l’acqua calda, in particolare se la temperatura è compresa fra i 25 e i 55 gradi. La legionella si trasmette attraverso le particelle d’acqua nebulizzate da un impianto di condizionamento, dall’attrezzatura di un dentista, persino da certe fontane ornamentali. Tutti gli ospedali lombardi sono attrezzati bene per curarla». (Simona Ravizza, Corriere della Sera)

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