Legnano, primario Alberto Flores d’Arcais arrestato per molestie su minori

Legnano, primario Alberto Flores d'Arcais arrestato per molestie su minori
Legnano, primario Alberto Flores d’Arcais arrestato per molestie su minori

LEGNANO (MILANO)  – Arrestato il primario del reparto di pediatria dell’ospedale di Legnano, Alberto Flores d’Arcais. L’accusa è la peggiore, per un medico e per un uomo: molestie su minori. Nello specifico il capo d’accusa è “atti sessuali su minori”.

In particolare secondo l’accusa formulata dalla Procura di Busto Arsizio (Milano) e riportata da Francesco Sanfilippo sul Corriere della Sera, il medico, durante le visite con ragazze tra i 6 e i 14 anni, avrebbe tenuto comportamenti contrari a quelli della professione e finalizzati, invece, ad “atti di natura sessuale”, scrive Sanfilippo.

La Procura contesta a Flores d’Arcais 18 casi avvenuti tra il 2008 e il 2016. Secondo l’accusa il medico avrebbe toccato le parti intime delle bambine durante le visite.

Nell’indagine sono stati utilizzati sistemi di rilevamento e intercettazione ambientale, mancano invece le testimonianze delle madri. Le bambine non sono state sentite e sembra che, almeno al momento, non ci sia la necessità di farlo.

A far scattare l’inchiesta è stata la segnalazione di un altro medico. Gli investigatori, dopo aver sentito diverse persone informate sui fatti, hanno disposto le intercettazioni telefoniche e ambientali, e da queste sarebbe emerso il comportamento illecito del medico.

Sanfilippo sul Corriere della Sera ripercorre la carriera del medico:

Alberto Flores D’Arcais ha 60 anni e da dieci svolge la professione di pediatra all’Ospedale di Legnano. La notizia del suo arresto è stata accolta tra medici e infermieri del nosocomio di via Papa Giovanni Paolo II come una autentica doccia fredda. Nessuno infatti vorrebbe credere a questa accusa infamante. Nel suo curriculum compaiono anche un paio di missioni umanitarie: in Iraq nel 2001 e nel 2005 nel sud est asiatico. «Flores D’Arcais è un medico serio, competente e non avrebbe mai fatto cose del genere», continua a ripetere chi lo conosce, magari anche da anni, e chi svolge quotidianamente, fianco a fianco, lo stesso lavoro. A ogni visita svolta dal primario, aggiungono inoltre, era sempre presente un componente della famiglia e in nessun caso le bambine restavano sole con lui. I carabinieri di Legnano, che hanno eseguito sei mesi di indagini, hanno interrogato anche alcuni medici dell’ospedale San Raffaele, che hanno avuto a che fare — a livello professionale — con il dirigente sanitario arrestato.

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