Lele Mora: affidamento in prova ai servizi sociali

MILANO – Servizi sociali per Lele Mora: il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha detto sì. L’ex talent scout, che era stato scarcerato il primo agosto scorso (quando venne accolta l’istanza di sospensione in attesa dell’udienza sulla richiesta di affidamento) ora avrà colloqui periodici e dovrà rispettare delle prescrizioni orarie: potrà uscire dopo le 7 del mattino e non potrà rincasare oltre le 23. Non può espatriare.

Alla base della decisione del giudice Roberta Cossia c’è la considerazione che in linea di massima Mora sembra ‘consapevole’ dei reati commessi e non ha precedenti di particolare rilevanza (per esempio di violenza alle persone). Attualmente l’ex talent scout, con alle spalle una condanna definitiva di quattro anni e tre mesi di reclusione per la bancarotta della LM management (un patteggiamento), prestava attività di volontariato da Don Mazzi. Nella richiesta di affidamento in prova ha indicato un lavoro dal figlio e un domicilio.

Mora (che ha ‘pendente’ il processo sul caso Ruby dove è imputato insieme a Nicole Minetti e Emilio Fede) era stato arrestato il 20 giugno del 2011 per bancarotta dopo il fallimento della LM management. Nell’agosto scorso è uscito dal carcere di Opera, su decisione del magistrato di sorveglianza che aveva accolto l’istanza di sospensione dell’esecuzione della pena, che può avvenire quando c’è un grave pregiudizio dato dalla detenzione, nello specifico per problemi di salute, e quando vi è prognosi favorevole riguardo all’accoglimento della richiesta.

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