Lele Mora in tribunale per chiedere la scarcerazione

MILANO, 7 SET – E' sceso dal furgone della polizia penitenziaria ed e' entrato nell'aula del tribunale del Riesame di Milano Lele Mora, l'agente dei vip, in carcere dal 20 giugno scorso per bancarotta fraudolenta aggravata. Stamani, infatti, davanti ai giudici del Riesame si discute della richiesta di scarcerazione avanzata dai legali del talent scout, gli avvocati Luca Giuliante e Nicola Avanzi.

Mora, visibilmente dimagrito e vestito con un completo grigio e scarpe celesti, e' entrato nell'aula del tribunale senza rilasciare alcuna dichiarazione ai cronisti, riservando soltanto un saluto alla figlia che e' presente in tribunale. Nell'inchiesta dei pm di Milano, Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, con al centro il crack della societa' Lm Management, con un 'buco' da circa 8,5 milioni di euro, e' indagato per concorso in bancarotta anche il direttore del Tg4, Emilio Fede.

Infatti, secondo quanto dichiarato ai magistrati da Mora, l'agente dei vip avrebbe pagato una ''costosa intermediazione'' a Fede per ottenere un finanziamento da parte di Silvio Berlusconi, attraverso il manager Giuseppe Spinelli. Mora ha raccontato che Fede avrebbe trattenuto per se' quasi 1,2 milioni di euro degli oltre 2,8 milioni ricevuti in prestito da Berlusconi. Fede si e' sempre difeso spiegando di avere avuto da Mora solo 350 mila euro, come restituzione di un prestito che gli aveva fatto. I pm sono andati 'a caccia' di quei soldi in Svizzera attraverso alcune rogatorie.

La difesa di Mora aveva gia' chiesto al Gip lo scorso 2 agosto i domiciliari per il talent scout, ma il Gip aveva respinto l'istanza.

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