MILANO – ”Chiedo scusa per quello che ho fatto, ma non ce la faccio piu”’. Lo ha detto Lele Mora al direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano, poche ore dopo avere tentato il suicidio.
Lele Mora, stando a quanto ha raccontato l’avvocato Giuliante, nel pomeriggio verso le 17 ha incontrato il direttore del carcere, dopo che in tarda mattinata aveva provato a soffocarsi con dei cerotti al naso e alla bocca. Il talent scout si e’ scusato per il suo gesto soprattutto con il personale del carcere, che – ha spiegato Mora – ha sempre dimostrato grande attenzione e un sincero rapporto umano nei suoi confronti. E’ stato lo stesso Mora, come ha spiegato ancora l’avvocato, a chiedere che la notizia del tentativo di suicidio non venisse divulgata e per questo ne’ i legali ne’ i familiari sono stati informati. Giuliante ha avuto stasera infatti anche un colloquio con il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati.
Il procuratore – ha chiarito Giuliante – era stato informato dell’accaduto, ma e’ stato lo stesso talent scout a chiedere che venisse rispettato il silenzio sul suo gesto. L’avvocato non ha ancora visto Mora, perche’ quando e’ arrivato stasera al carcere stava riposando. Le guardie, ha aggiunto Giuliante, lo hanno immediatamente soccorso stamattina quando hanno visto che dentro la cella si era tappato il naso e la bocca. Mora non ha avuto dunque alcun problema di asfissia ed e’ stato poi monitorato per due ore e visitato da un cardiologo.
L’avvocato ha sottolineato ancora come gia’ nella memoria del 12 dicembre scorso, presentata al gup, lui e l’altro difensore, Nicola Avanzi, avessero fatto esplicito riferimento ai ”discorsi autolesionistici” che faceva Mora in carcere. ”Certo non me l’aspettavo da lui, come persona, questo gesto, perche’ lo conosco da anni, ma non mi sorprende viste le sue condizioni attuali”, ha concluso Giuliante. Il perito della difesa presentera’ nei prossimi giorni e al piu’ presto una relazione al gup, affinche’ possa valutare le sue condizioni e decidere rapidamente. .
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