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Il leone fuggito dal circo di Ladispoli, il gestore: “C’è un lucchetto rotto…”

“C’è un lucchetto rotto e i leoni non rompono i lucchetti. Non prendono un ferro per aprire una gabbia. Siamo di fronte a un atto di terrorismo. È stata un’azione studiata nei minimi dettagli. Ora abbiamo paura”. Rony Vassallo, il gestore del circo Rony Roller di Ladispoli, parla del leone fuggito, e poi ricatturato, sabato. Vassallo non ha dubbi: “Ci hanno sabotato, stiamo ricevendo tante offese e insulti sui social e adesso temiamo cose brutte. Noi siamo i veri animalisti, non chi ci critica per avere visibilità”.

Su quanto avvenuto la Procura di Civitavecchia potrebbe avviare un vero e proprio fascicolo d’indagine dopo l’invio delle informative da parte di polizia e carabinieri.

Il leone fuggito, le parole del sindaco di Ladispoli

“Per quelli che cominceranno a chiedere: perché ancora fate venire a Ladispoli il circo con gli animali? Perché il sindaco ha autorizzato il circo? La risposta è che io non ho autorizzato nulla, non spetta a me farlo, e che purtroppo non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città -ha scandito il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando sui social -. Nel 2017 ci abbiamo provato ma abbiamo perso il ricorso al TAR e abbiamo anche dovuto risarcire le spese legali ai ricorrenti. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente”.

“Spero – ha scritto sempre il primo cittadino di Ladispoli in serata, dopo la cattura del leone – che questo episodio possa smuovere qualche coscienza, e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi”.

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