CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG – Il Vaticano agira' legalmente affinché gli attori del furto, della ricettazione e della divulgazione di notizie segrete, nonche' dell'uso anche commerciale di documenti privati, illegittimamente appresi e detenuti, rispondano dei loro atti davanti alla giustizia''. Lo riferisce una nota della sala stampa vaticana.
L'annuncio del ricorso alla giustizia e' stato diffuso oggi dalla Santa Sede dopo l'uscita di una serie di documenti riservati e di lettere inviate a papa Benedetto XVI nel libro ''Sua Santita''' del giornalista Gianluigi Nuzzi. ''La nuova pubblicazione di documenti della Santa Sede e di documenti privati del Santo Padre non si presenta piu' come una discutibile – e obiettivamente diffamatoria – iniziativa giornalistica, ma assume chiaramente i caratteri di un atto criminoso'', si legge nella nota diffusa dalla sala stampa vaticana. ''Il Santo Padre, ma anche diversi dei suoi Collaboratori e dei mittenti di messaggi a Lui diretti – si aggiunge -, hanno visto violati i loro diritti personali di riservatezza e di liberta' di corrispondenza''.
La Santa Sede ''continuera' ad approfondire i diversi risvolti di questi atti di violazione della privacy e della dignita' del Santo Padre – come persona e come suprema Autorita' della Chiesa e dello Stato della Citta' del Vaticano – e compira' i passi opportuni, affinche' gli attori del furto, della ricettazione e della divulgazione di notizie segrete, nonche' dell'uso anche commerciale di documenti privati, illegittimamente appresi e detenuti, rispondano dei loro atti davanti alla giustizia''. ''Se necessario chiedera' a tal fine la collaborazione internazionale'', conclude la nota.