Liberalizzazioni, gli avvocati penalisti: 'sciopero' per la specializzazione

BOLOGNA, 24 FEB – Non si sentono sullo stesso piano dei tassisti (''lo diciamo con rispetto per i tassisti, ma noi non vogliamo difendere un interesse di bottega'') e sulle liberalizzazioni prendono le distanze anche dagli altri avvocati. Ai penalisti sta a cuore difendere l'autonomia e l'indipendenza e soprattutto la specializzazione, per questo anche oggi hanno disertato le aule dei tribunali (l'astensione era cominciata ieri a livello nazionale). A ribadire la loro posizione e' stato il segretario dell'Unione camere penali, l'avvocato Franco Oliva, in un incontro a Bologna.

''La massa urlante di avvocati che erano ieri a Roma non ci appartiene – ha detto – perche' cosi' si e' sullo stesso piano dei tassisti e cio' significa difendere un interesse di bottega. Ma noi non ci saremmo mai astenuti per questo''. Per Oliva il rischio dei provvedimenti che sono in discussione a Roma e' che ''possano prevalere istanze vagamente ma impropriamente liberalizzanti''. Da bocciare anche l'abolizione delle tariffe, definita ''una sciocchezza, perche' finisce per essere una minore tutela per i cittadini in quanto c'e' meno trasparenza''. E ha aggiunto: ''Crediamo che si possa dare la possibilita' di competere a chi entra ora sul mercato, e non ha studi legali familiari alle spalle. Ma la competizione non puo' essere solo sulle tariffe, per 50 euro non e' una bella competizione..''. A questo punto l'auspicio delle Camere penali e' che, una volta avviata la discussione, ''si arrivi a una riforma della professione forense ma non a una qualunque riforma''. E tra le esigenze piu' sentite dai penalisti spicca la specializzazione, che ''dovrebbe essere fatta per legge e per bene'', ha rimarcato Oliva, ricordando che le Camere penali hanno gia' una scuola di specializzazione e un regolamento specifico ma occorre verificarne i termini e riaggiornarlo. Per questo ad aprile partira' un seminario ad hoc.

Gestione cookie