Liberalizzazioni: stop dei taxi. Saltati a Roma i turni di mattina. Caos a Fiumicino

ROMA – I turni di mattina dei tassisti di Roma, quello che va dalle 6 alle 13.30 e l'altro dalle 7 alle 14.30, sono praticamente saltati in seguito alle proteste.

Fino alle ore 11 se si chiamava il 3570, che su 7.800 auto ne gestisce 3.500, rispondeva un disco registrato che diceva: ''Gentile cliente siamo spiacenti ma in seguito a un'assemblea spontanea dei tassisti non siamo in grado di assicurare il servizio. Per i servizi minimi contattare lo 0666183371''. Il numero, il piu' chiamato nella Capitale, dalle 11 risulta occupato e solo raramente si riesce a prendere la linea e quindi un taxi.

Passeggeri imbufaliti. E' la fotografia questa mattina, all'aeroporto di Fiumicino, dove da ieri sera e' praticamente in corso lo stop del servizio taxi. Particolarmente in difficolta' i passeggeri giunti di primo mattino con i voli transcontinentali, soprattutto stranieri, che si sono a lungo aggirati all'esterno dell'aerostazione carichi di bagagli prima di riuscire a capire che avrebbero dovuto servirsi del treno o dei bus di linea.

A controllare il servizio d'ordine si alternano, insieme con i vigili urbani, pattuglie dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia di frontiera. Ogni tanto, ad accendere una speranza subito svanita, il passaggio all'esterno del posteggio di una vettura bianca: in realta', a quanto sembra di capire, e' una sorta di controllo da parte dei tassisti piu' sindacalizzati, che lo stop sia generale.

''Una pessima sorpresa – afferma adirato un imprenditore arrivato da Milano – E' legittimo manifestare, capisco le difficolta' della categoria, ma gli scioperi non possono essere selvaggi ed improvvisi: devono essere comunicati prima e si devono gestire con il rispetto degli utenti. Qui c'e' il deserto generale, e' un disagio enorme per chi fa avanti e indietro per lavoro o affari e che ora deve trovare un'alternativa per raggiungere la destinazione. Personalmente, mi slitteranno delle riunioni, dovro' riprogrammarne alcune e cancellarne altre''.

I piu' penalizzati per il fatto di non avere subito ben chiare le alternative per raggiungere Roma, sono i turisti stranieri: ''Please, where are the taxies?'', e' la domanda ricorrente rivolta da chi arriva, poi, alla risposta, un gesto di sconforto.

''C'e' sciopero dei taxi? Incredibile – dice Yvonne, una signora di Parigi arrivata per una vacanza nella Capitale – sono qui con mia mamma ed ora non so quale mezzo mi convenga prendere, non conosco i costi. E' un brutto modo per iniziare la vacanza''.

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