ROMA – “Candidiamo i marò per non farli tornare in India“. Maria Giovanna Maglie lancia su Libero quotidiano la sua idea per tenere Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in Italia. I due marò sono accusati dell’omicidio di due pescatori di Kochi e da ormai 10 mesi sono detenuti in India in attesa di un processo.
Dopo mesi lontani da casa il governo indiano ha dato l’ok. Latorre e Girone passeranno nelle loro case le feste di Natale, 15 giorni in Italia su pagamento di una cauzione da oltre 826mila euro, ma il 10 gennaio dovranno tornare in India.
E allora Maria Giovanna Maglie lancia la sua idea:
“Tornare in India il 10 gennaio ora che finalmente li lasciano andare, sia pur per quindici giorni e a caro prezzo? Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno dato la loro parola di italiani e bene hanno fatto, ma l’Italia non è tenuta a lasciarli tornare, al contrario sarebbe tenuta a farli restare qui e a giudicarli qui.
Meglio, Latorre e Girone dovrebbero essere candidati ed eletti nel prossimo Parlamento, se in qualche partito oltre alla consueta bramosia di occupazione posti è sopravvissuto un barlume di buon senso. Una buona notizia è una buona notizia, soprattutto se arriva dopo dieci mesi di batoste, umiliazioni, accuse infamanti, detenzione, rinvii su rinvii sempre più pretestuosi; se all’arroganza e prepotenza insopportabili del governo indiano si sono mischiate confusione e debolezza micidiali del governo italiano, indifferenza e distrazione disgustose del Parlamento e della società”.
I commenti sono chiusi.