Libia, motopesca italiani sequestrati: qualche giorno per il ritorno

Pubblicato il 28 Novembre 2011 - 13:44 OLTRE 6 MESI FA

SIRACUSA – Ci sono notizie incoraggianti per gli equipaggi dei due motopesca siciliani sequestrati in Libia, ma per il loro ritorno bisognera’ attendere qualche giorno. Lo ha appreso il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, dopo un colloquio con la Farnesina, che gli ha confermato come il console italiano in Libia abbia gia’ nuovamente incontrato gli equipaggi siciliani.

Visentin, e’ in costante contatto con il ministero degli Esteri per essere aggiornato sull’evolversi in Libia del sequestro del peschereccio Astra e sulle condizioni dei quattro uomini dell’equipaggio. Oggi si e’ messo in contatto con Anna Scalisi, moglie del marittimo Pietro Ciotta, per rassicurarla e per dare la massima disponibilita’ sua e dell’amministrazione comunale per la felice soluzione della vicenda.

”Alla signora Scalisi – ha detto il sindaco Visentin – ho dato la piena solidarietà, riferendo il contenuto della telefona con la Farnesina. I marittimi sono a Misurata e sono liberi di muoversi ma, com’e’ ovvio, vogliono seguire in ogni passaggio l’iter per il dissequestro dell’imbarcazione. Per loro il peschereccio e’ lavoro, fonte di reddito e, quindi, e’ vita. Naturale che vogliono essere sicuri di riportarlo a casa al piu’ presto. Comunque – ha concluso il sindaco – la questione e’ in mano al ministero e ai rappresentanti diplomatici in Libia che tengono ottimi rapporti con le autorita’ del paese nordafricano”.