MILANO – E' stato dichiarato ''illegittimo'' dal giudice del lavoro di Milano Chiara Colosimo il licenziamento di 50 dipendenti di Innova Service, ex operai dell'Alfa Romeo di Arese (Milano) ricollocati nell'azienda di servizi che gestiva le portinerie dell'area.
Il giudice, che ha accolto il ricorso dei 50 lavoratori contro l'azienda e Abp, la societa' proprietaria di parte delle aree, ha disposto anche il risarcimento degli stipendi dalla data del licenziamento, lo scorso febbraio, fino a ottobre, quando Innova Service ha formalmente cessato l'attivita', per una somma totale di circa 720mila euro.
Una sentenza motivata dal mancato rispetto delle procedure per la mobilita' dei 62 dipendenti – il cui licenziamento e' stato giustificato dal fatto che Innova avrebbe perso l'appalto – che dallo scorso febbraio sono in presidio davanti alle portinerie (12 hanno ritirato il ricorso in quanto hanno accettato un risarcimento da parte dell'azienda). I lavoratori, assistiti dal legale Mirco Rizzoglio, non verranno pero' reintegrati in quanto l'azienda ha cessato l'attivita'.
Secondo i sindacati, Innova avrebbe ricevuto dai proprietari delle aree l'appalto ''con il compito di licenziare gli ex operai dell'Alfa Romeo'', che erano stati ricollocati seguendo gli accordi presi in passato con Fiat, ''sostituendoli con lavoratori di cooperative''.
''Abbiamo vinto la battaglia ma non la guerra – ha commentato Renato Parimbelli, sindacalista dello Slai-Cobas – e adesso valuteremo se ci sono i presupposti per andare avanti per vie legali e far dichiarare nullo l'appalto in modo da far si' che Abp assuma i lavoratori. Intanto rimaniamo in presidio – ha concluso – e domani chiederemo un incontro ai proprietari delle aree per il reintegro dei lavoratori''.