LICOLA (NAPOLI) – Quando è tornato a casa il marito l’ha trovata morta, in casa, con la pistola accanto. Lui, il marito, il militare della Nato di stanza a Licola, aveva lasciato l’abitazione dopo un litigio con la moglie e quando vi ha fatto ritorno alla mezzanotte di ieri ha trovato il corpo senza vita della giovane con accanto una pistola. Almeno così ha raccontato lui.
Tablet e telefonini sono stati sottoposti a sequestro dalla polizia scientifica e dagli uomini del commissariato di Giugliano che stanno lavorando con il nucleo investigativo della Marina militare americana, Ncip.
La pistola con cui si è forse suicidata la 26enne, è una Beretta risultata denunciata come rubata nel 2006 a Mercato San Severino. Il militare americano ha detto agli investigatori di averla toccata perchè, inizialmente, aveva anche pensato di togliersi la vita dopo la macabra scoperta. Ma di averci ripensato e di aver semplicemente svuotato il caricatore. Il biglietto, che secondo quanto si è appreso non contiene un testo che indichi esplicitamente il suicidio, intriso di sangue, è oggetto di analisi da parte della Scientifica.