Lignano, Lisandra Aguila Rico condannata a ergastolo. Ma lei non c’è

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Ottobre 2013 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA
Lisandra Aguila Rico condannata all'ergastolo per il delitto di Lignano

Lisandra Aguila Rico condannata all’ergastolo per il delitto di Lignano

UDINE – Lisandra Aguila Rico è stata condannata all’ergastolo per l’omicidio dei coniugi Burgato, massacrati nella loro villetta di Lignano Sabbiadoro la notte tra 18 e 19 agosto 2012.

La sentenza è stata emessa dal gup Roberto Venditti del Tribunale di Udine al processo con rito abbreviato. La giovane cubana non era in aula al momento del verdetto.

Per lo stesso delitto, a Cuba, è stato processato e condannato a 20 anni il fratello di Lisandra, Reiver Laborde Rico,  di 24 anni.

La sentenza. Riconosciuta responsabile dei reati a lei ascritti, “unificati nel vincolo della continuazione e operata la diminuzione per il rito”, il gup del tribunale di Udine Roberto Venditti ha condannato Lisandra Aguila Rico alla pena dell’ergastolo. Lo si legge nel dispositivo emesso dal gup.

Il calcolo della pena finale parte dalla base dell’ergastolo con isolamento diurno, applicabile in caso di sussistenza dell’ aggravante delle sevizie, una di quelle contestate dalla Procura all’indagata. Lo sconto per il rito abbreviato toglie dunque a Lisandra il solo isolamento diurno. Nel dispositivo il gup dichiara l’imputata in stato di interdizione legale e interdetta in perpetuo dai pubblici uffici, ordina la pubblicazione della sentenza per estratto mediante affissione nei comuni di Udine e Lignano Sabbiadoro, nonché nel sito internet del Ministero della Giustizia.

Lisandra è stata inoltre condannata al risarcimento dei danni non patrimoniali patiti dalle parti civili costituite, liquidati in 560 mila euro a favore del figlio delle vittime, Michele Burgato, e in 75 mila euro ciascuno in favore di Vinicio e Bruno Sostero, i due fratelli di Rosetta, costituitisi parte civile. Il gup ha disposto il dissequestro dell’immobile di via Annia a Lignano Sabbiadoro nel quale fu compiuto il duplice omicidio. Dissequestrati anche tutti i beni, denaro ed effetti personali appartenenti a Paolo Burgato e Rosetta Sostero, ordinandone la restituzione all’avente diritto, ed i beni ed effetti personali di Lisandra, con confisca e distruzione del coltello in sequestro.