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Liguria, Toti anticipa la Fase 2: ok a cibo da asporto, negozi e jogging

ROMA – La Liguria da oggi, quindi lunedì 27 aprile, anticipa la ripartenza.

Il governatore Giovanni Toti ha infatti firmato ieri, domenica 26 aprile, una ordinanza con cui si sbloccano diverse attività e si concedono nuove libertà di movimento e spostamento. 

Via libera, quindi, a cibo da asporto per bar, ristoranti, pasticcerie e tutto il comparto della ristorazione, dove si potrà andare a ritirare i cibi.

Via a negozi di abbigliamento bambini, toelettatura animali.

Sarà possibile la corsa e l’uscita in bici dalle 6 alle 22 in modo individuale nel comune di residenza o nel municipio nel caso di Genova.

Sarà possibile anche andare nelle seconde case per verificarne lo stato e il funzionamento e riparare eventuali danni.

In auto potranno andare insieme i congiunti, idem sui motocicli.

Possibili anche pesca sportiva sui fiumi, lungo moli e banchine e passeggiate individuali o con congiunti che dividono la stessa abitazione nel comune.

Aperture anche per agricoltura per autoconsumo. fioriere, florovivai.

Possibili anche manutenzione e riparazione delle barche da parte dell’armatore o del marinaio con spostamenti in tutta regione ma l’obbligo del rientro a casa la sera.

Le parole di Toti.

“Abbiamo finito un’altra giornata di lavoro e, dopo aver letto la bozza del Decreto del Governo e ascoltato il Presidente Conte in tv, sono ancora più convinto di aver fatto la scelta giusta, avviando la Liguria verso la Fase 2 in modo più chiaro ed ordinato.

Domani mattina (oggi, ndr) nella nostra regione tante persone, grazie al nostro provvedimento, potranno avviarsi ordinatamente verso una parziale normalità:

fare sport, uscire con un figlio, fare qualche lavoretto nella propria seconda casa o sulla propria barca in attesa di poterle di nuovo usare.

Potranno coltivare qualche hobby, come andare a pescare da soli, o in bicicletta, o a cavallo, il cui benessere dipende anche dal suo movimento, dopo due mesi di stop nei box”.

“Ristoranti, gastronomie, pasticcerie, pizzaioli ed artigiani potranno consegnare cibo da asporto nei loro locali.

I sindaci decideranno se vi sono le condizioni per riaprire i cimiteri e consentire una visita ai nostri cari defunti, a cui in questa emergenza non si è potuto dare neanche l’ultimo saluto.

E per molte delle attività sopra elencate sarà consentito il movimento anche da comune a comune, sempre ovviamente all’interno della regione.

Tante altre attività che il Governo riaprirà solo tra una settimana, come i cantieri della nautica, in Liguria sono già parzialmente riaperte da giorni.

Gradualità, regole, educazione, distanze, chiarezza: questa secondo me è la strada giusta per ripartire”. (Fonte: Ansa, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev). 

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