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Liliana Resinovich, trovato il suo dna sul cordino stretto al suo collo. E’ una prova del suicidio?

di Redazione Blitz |12 Marzo 2022 15:24

Lilian Resinovich, trovato il suo dna sul cordino stretto al suo collo. E' una prova del suicidio? (foto Ansa)

Una traccia del dna di Liliana Resinovich è stata rinvenuta sul cordino che stringeva i due sacchetti di nylon nei quali era infilata la testa della 63enne trovata morta il 5 gennaio nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste. A riportare la notizia è il Corriere della Sera. Un indizio, quello del dna, che potrebbe far pensare a un suicidio.

L’ipotesi del Corriere della Sera

La traccia di dna, come spiega il Corriere, emerge dai laboratori della Scientifica, che hanno comparato il materiale genetico rinvenuto sul cordino con quello della donna, estratto nel corso dell’autopsia.

“Confermo, sul cordino è stato trovato il dna della Resinovich“, spiega il procuratore di Trieste, Antonio De Nicolo. Liliana potrebbe quindi anche essersi stretta da sola il cordino al collo dopo aver infilato la testa nei sacchetti: “possibile”, secondo il medico legale. “Si rafforza dunque – conclude il quotidiano – l’ipotesi del suicidio. Tuttavia sullo stesso cordino è stato individuata un’altra traccia di dna debole da non poter essere attribuibile ad alcuno”.

La scomparsa

Liliana Resinovich era scomparsa dalla sua abitazione di via Verrocchio lo scorso 14 dicembre. Il suo cadavere era stato trovato dopo una ventina di giorni in un’area boschiva dello stesso rione. L’autopsia aveva stabilito che la donna era morta per scompenso cardiaco acuto; sul corpo non erano stati rilevati “traumi da mano altrui atti a giustificare il decesso”.

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