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Lista Falciani. Riciclaggio di denaro sporco e uso dello scudo fiscale

di admin |4 Luglio 2010 15:08

Capitali sospetti depositati all’estero e uso dello scudo fiscale. E’ questa la lista Falciani, scrive oggi il Corriere della Sera, su cui la procura di Torino sta indagando per verificare l’eventuale origine illecita del denaro. Il pm già prima che l’informatico francese renesse noti i nomi dei  correntisti sottratto alla filiale ginevrine dell’Hsbc (Hong Kong and Shangai Banking Corporation) aveva aperto da cinque mesi un fascicolo contro ignoti, non appena ha avuto conferma dell’esistenza di una forte presenza italiana nella sterminata sequela di nomi clonata dall’ex funzionario di banca.

Le ipotesi di reato, sono tre: evasione fiscale, false comunicazioni e appunto riciclaggio. Secondo quanto riporta il quotidiano , la guradia di finanza ha fatto dei primi rilievi a campione sui 512 conti correnti riconducibili a persone fisiche residenti in Piemonte. Le venti persone prese in esame hanno tutte fatto ricorso allo scudo fiscale, facendo così decadere nei fatti le prime due accuse. E gli stessi pubblici ministeri incaricati di seguire le sorti della lista non fanno mistero della difficoltà che avrebbero nel perseguirle. Rimane in piedi la terza accusa, la più pesante.

I magistrati di Torino, pertanto, si concentreranno, proprio sul riciclaggio, verificando se il denaro è stato usato anche in uscita per pagamenti e operazioni di natura poco trasparente. La parte italiana è nota: 6.936 posizioni finanziarie, riferite a due anni (dall’1 gennaio 2005 al 31 dicembre 2006), per un totale, scrive il “Corriere della Sera”,  di 5.728 contribuenti nostrani. Solo a Torino, sarebbero almeno 25 (su un totale di 132) i depositi bancari Hsbc con più di 10 milioni di euro. Inevitabile che l’attenzione si concentri sui loro titolari, anche se le probabilità maggiori di imbattersi in denaro di provenienza illecita viene identificato nelle persone giuridiche presenti nell’elenco, in Piemonte ne sarebbero state censite finora soltanto nove.

La rogatoria ai magistrati di Nizza «titolari» della lista, partita il primo aprile, ha avuto un percorso veloce. Lo scorso 20 giugno è arrivato ai magistrati torinesi il cd rom con l’elenco italiano. Il comando generale della Guardia di Finanza lo aveva ricevuto in anticipo per via amministrativa, insieme ad altro materiale contabile consegnato alle autorità francesi da Hervé Falciani, che nelle prossime settimane verrà sentito anche dai magistrati torinesi. Probabile anche l’invio di una nuova rogatoria per acquisire l’hard disk del computer del manager francese.

Ma lo «spacchettamento» della lista verrà completato in una settimana. A quel punto, per ogni città di residenza dei presunti evasori, sorgeranno altrettante indagini autonome.

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