Livorno: carabiniere Ispettorato Lavoro approfittava delle donne in cambio di favori Livorno: carabiniere Ispettorato Lavoro approfittava delle donne in cambio di favori

Livorno: carabiniere Ispettorato Lavoro approfittava delle donne in cambio di favori

Livorno: carabiniere Ispettorato Lavoro approfittava delle donne in cambio di favori
Livorno: carabiniere Ispettorato Lavoro approfittava delle donne in cambio di favori

ROMA – Livorno: carabiniere Ispettorato Lavoro approfittava delle donne in cambio di favori. I carabinieri del Nucleo investigativo di Livorno hanno eseguito, su ordine della Procura livornese, un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un sottufficiale dell’Arma, Federico Dati, che ha comandato il nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro livornese.

Il cc è accusato di avere ottenuto prestazioni sessuali in cambio di favori. Le indagini, spiega una nota della procura, “hanno fatto emergere fatti per i quali viene ipotizzata la sistematica strumentalizzazione dei poteri connessi alla funzione di controllo dell’ispettorato del lavoro per ottenere favori di vario genere ed in particolare prestazioni personali”.

Il gip del Tribunale Antonio Del Forno ha perciò ritenuto sussistenti gravi indizi di concussione continuata, consumata e tentata e ha emesso l’ordinanza di arresto per il sottufficiale ora in servizio presso il nucleo ispettorato del lavoro di Firenze: l’uomo si trova ai domiciliari, dopo il trasferimento fuori dalla Toscana.

“Il lungo lavoro investigativo – prosegue la procura – effettuato con il pieno supporto della Direzione dell’Ispettorato del Lavoro di Livorno, ha fatto emergere almeno sei episodi che vedono come protagonista l’arrestato: il modus operandi del sottufficiale consisteva nel dichiararsi disposto ad aiutare donne in cerca di lavoro a trovare un posto in cambio di favori personali e allo stesso tempo creava i presupposti perché ciò accadesse paventando verifiche più approfondite agli esercenti che venivano controllati nel corso dell’attività d’istituto se non avessero assunto le donne che cercava di favorire”.

Le indagini hanno appurato, sottolinea, “falsificazioni di atti e richieste di sconti eccessivi a pubblici esercenti”. Gli inquirenti non escludono che possano esserci altri casi non ancora venuti alla luce perciò le indagini proseguono anche con l’ausilio di altri carabinieri addetti all’ispettorato del lavoro giunti da Firenze.

Gestione cookie