Livorno, chiude la casa-museo di Modigliani. I due fratelli proprietari litigano per motivi politici

Pubblicato il 25 Agosto 2009 - 20:41 OLTRE 6 MESI FA

Una lite tra fratelli porta alla chiusura della casa-museo di Amedeo Modigliani a Livorno. Guido e Giorgio Guastalla, infatti, proprietari dal 1991 dell’immobile dove nacque l’artista, non trovano più l’accordo sulla comproprietà.

Così, allo scadere del contratto d’affitto, Guido ha deciso di reimpossessarsi della sua metà, impedendo al museo di restare aperto. I motivi, si dice in città, sono però anche politici. I due consanguinei sono infatti separati dalle diverse opinioni: mentre Giorgio è suocero del sindaco Alessandro Cosimi, Guido, da militante del Pdl, ne è un acerrimo oppositore.

«Non voglio boicottare il museo, però preferisco trasformarlo in un centro di validazione e autenticazione dell’opera di Modigliani, una realtà che al momento non esiste», afferma Guido, subito smentito dal fratello: «Strano, è la prima volta che sento questa storia – dice Giorgio – visto che quando acquistammo la casa, mio fratello la voleva dare in affitto a uno studio commercialistico».