LIVORNO – La Capitaneria di Livorno ha inviato una diffida all'armatore della nave che ha perso al largo di Livorno oltre 200 fusti da 200 chili di sostanze chimiche nella notte tra il 17 e il 18 dicembre. Lo ha confermato l'ammiraglio Ilarione Dell'Anna, comandante della Direzione Marittima di Livorno.
In una nota, comunque, la prefettura spiega che non ci sarebbero ''particolari allarmi per salute e ambiente''.
La diffida impegna la Grimaldi Lines, la compagnia marittima del cargo 'Venezia' protagonista della vicenda, all'individuazione, il recupero e l'eliminazione del prodotto caduto dalla nave. La Grimaldi avrebbe dato conferma del proprio impegno.
L'incidente sul cargo 'Venezia' e' accaduto nella notte tra il 17 e il 18 (si verificarono raffiche di vento fino a 127 orari) a nord dell'isola di Gorgona, a 20 miglia da Livorno. Finirono in mare due semirimorchi con 224 fusti da circa 200 chili ciascuno (per un totale di quasi 45 tonnellate) contenenti 'catalizzatori di ossido di cobalto'. Per tre giorni la guardia costiera aveva effettuato ricerche con elicotteri e motovedette senza esito.
Oggi l'episodio e' stato tema di un vertice in prefettura a Livorno al quale hanno partecipato l'assessore regionale alla salute Daniela Scaramuccia, Provincia, Capitaneria, Arpat, Ispra, istituto zooprofilattico di Pisa, vigili del fuoco e Asl.
''Abbiamo esteso le raccomandazioni alle flotte dei pescherecci – spiega Dell'Anna – in modo che le ricerche siano piu' capillari possibili. La Capitaneria proseguira' le ricerche''. A Capodanno e' in programma un nuovo sopralluogo aereo e via mare.