Livorno: piantagione di marijuana nella villetta dello chef. Un laboratorio da 2,1 mln di euro Livorno: piantagione di marijuana nella villetta dello chef. Un laboratorio da 2,1 mln di euro

Livorno: piantagione di marijuana nella villetta. Un laboratorio da 2,1 mln di euro

A Livorno c’era una vera e propria piantagione di marijuana in villetta: arrestato uno chef di 46 anni.

Scoperta una grande coltivazione di marijuana a Livorno, nella zona sud della città. Il proprietario che secondo le indagini la coltivava, uno chef di 46 anni, è stato arrestato dalla guardia di finanza. L’accusa è di detenzione e produzione di stupefacenti. Su disposizione del pm Ezia Mancusi ora è in carcere.

Livorno: la piantagione di marijuana nella villetta

Nel blitz le Fiamme gialle hanno trovato nella sua villetta e nel terreno di pertinenza una piantagione. Da questa piantagione lo chef avrebbe ricavato droga per un valore di mercato di 2,1 mln di euro. Decisivo per arrivare alla coltivazione è stato il forte odore che proveniva dalla serra allestita per la produzione completa, dal seme alla bustina da spaccio.

I finanzieri hanno individuato la coltivazione durante le pattuglie nella periferia sud grazie all’insistente odore di droga che si diffondeva per le strade. E’ così che sono risaliti alla villetta del 46enne con annesso terreno funzionale a coltivazione, essicazione, confezionamento e stoccaggio dello stupefacente.

Una intera proprietà adibita a laboratorio

L’intera proprietà, costituita da un immobile su due piani più l’area verde, riferisce la GdF, era adibita a laboratorio per la trasformazione dello stupefacente: semi di canapa indiana, polline, piante di diverse misure, da un centimetro a oltre due metri di altezza, lampade alogene, bilance di precisione, macchine per il sottovuoto, essiccatori, perfino un sistema di videosorveglianza ad alta definizione.

Subito sequestrati nell’azione 8,6 chili di marijuana pronti per la vendita; 704 piante di canapa indiana; 87 lampade alogene alimentate da impianti fotovoltaici; la villetta di 244 metri quadri e il terreno adiacente di 1.045 mq, ritenuti dalla procura strumentali alla coltivazione. La droga già pronta avrebbe reso 17 mila dosi mentre le piante, al completamento del ciclo vegetativo, avrebbero prodotto ulteriori 300 grammi di marijuana ciascuna. Le stime dei ricavi fatte dalla Gdf sono di 86 mila euro per la droga già pronta e di oltre 2,1 milioni di euro per quella in produzione. (Fonte Ansa)

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