Livorno. Pusher e boss in attesa di partorire, sgominata banda

La banda era composta da cinque persone tra cui una donna che dalla corsia dell’ospedale guidava lo spaccio di droga nel cecinese

Pusher e boss da un letto di ospedale, in attesa di mettere al mondo un figlio. Una donna guidava dalla corsia la banda di spacciatori operativa nel cecinese. L’organizzazione è stata sgominata giovedì 18 febbraio dai carabinieri di Cecina (Livorno) che hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e una agli arresti domiciliari nei confronti di due uomini e della donna, mentre altri due uomini, gli autisti della banda, hanno ricevuto la misura cautelare dell’obbligo di dimora.

L’indagine è scattata nel settembre dell’anno scorso dopo il rinvenimento del cadavere di un giovane in un boschetto di Rosignano Marittimo morto in seguito a un’overdose di eroina. I militari individuarono un uomo e una donna di Rosignano noti per essere spacciatori e visti in compagnia del giovane trovato morto.

Gli accertamenti svolti su di loro, anche attraverso le intercettazioni telefoniche, hanno permesso di scoprire l’esistenza di un sodalizio criminale dedito allo spaccio composto dalle cinque persone per le quali oggi sono scattate le misure cautelari e guidato dalla donna finita ai domiciliari dopo la gravidanza.

Gli investigatori hanno anche scoperto che uno degli spacciatori arrestati in più occasioni aveva messo la propria abitazione a disposizione sia per l’attività di spaccio ma anche come luogo sicuro per i tossicodipendenti dove consumare lo stupefacente acquistato.

Gestione cookie