Livorno, bandiere rosse a scuola. Sindaco su ispezione ministero: “Vogliono rifarsi la verginità”

Pubblicato il 17 Ottobre 2010 - 17:47| Aggiornato il 18 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

”Una maniera un po’ farlocca per rifarsi la verginità dopo i fatti della scuola di Adro”. Così il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi commenta l’iniziativa del ministero dell’Istruzione di mandare gli ispettori alla scuola d’infanzia San Marco di Livorno, sulla cui facciata sventolano due bandiere comuniste.

”Il ministro manderà gli ispettori – aggiunge Cosimi – ma mi piacerebbe capire a ispezionare cosa. Farebbe bene se insieme agli ispettori mandasse anche un po’ di soldi per le scuole materne”. Riguardo le bandiere, il sindaco dice che non si tratta di un ”cedimento alla simbologia nelle scuole. Tutti gli anni – spiega – quelle bandiere vengono tolte e rimesse il 21 gennaio per celebrare la fondazione del Partito Comunista d’Italia”.

Per Cosimi quanto sta avvenendo ”sembra un modo per coinvolgere la citta’ in una polemica e darle un’immagine negativa. Non so cosa il centrodestra abbia in testa”. Quello dove sono state affisse le bandiere è ”un muro che rappresenta la memoria di un evento della storia, della politica e di gran parte della democrazia italiana del Novecento italiano – ricorda Cosimi – Insomma, si parla di Gramsci, Terracini, Bordiga. Non mi disturba minimamente che a Livorno sia nato il Pci. Anzi, se ripenso alla storia della mia famiglia e’ qualcosa che mi inorgoglisce”.

”Nessun elemento agiografico” conclude il sindaco: ”Sbagliato non è stato mettere li’ una scuola, ma semmai sarebbe stato ricostruire il teatro San Marco e metterci dentro la salma di Lenin. Per di piu’ il muro di cui si parla e’ in un luogo completamente avulso rispetto alla scuola”.