Livorno: una manifestazione per le “morti oscure” da Marcello Lonzi a Stefano Cucchi

Pubblicato il 13 Gennaio 2010 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

Maria Ciuffi prepara la manifestazione

Una manifestazione per chiedere che sulla morte in carcere di Marcello Lonzi, avvenuta al carcere Sughere di Livorno l’11 luglio del 2003, sia fatta luce perché, quando manca ormai un passo alla chiusura dell’inchiesta, e si va verso la decisione sul rinvio a giudizio dei tre indagati, «non ci siano reticenze e insabbiature per coprire i responsabili». A organizzarla è la madre di “Marcellino”, Maria Ciuffi, che da oltre sei anni lotta perché sulla morte di suo figlio venga fatta chiarezza.

L’appello di Maria Ciuffi ha raccolto l’adesione dei familiari e delle associazioni di altre – così vengono definite – “vittime dello Stato”. Persone decedute in carcere ma anche ragazzi morti fuori dalle celle, in circostanze da chiarire, la cui tragica fine viene a vario titolo imputata da parte dei familiari a carico di uomini in divisa.

Così sfileranno insieme alla madre di Marcello Lonzi le madri e i padri e le associazioni in memoria di Carlo Giuliani (morto a Genova il 20 luglio 2001, colpito dal proiettile sparato da un carabiniere durante gli scontri di piazza in concomitanza con il G8), Emanuel Eliantonio (morto a Genova nel carcere di Marassi il 23 dicembre 2007), Riccardo Rasman (morto il 27 ottobre del 2006 a Trieste, nella sua abitazione, dopo un intervento dei Vigili del Fuoco chiamati a forzare la porta d’ingresso), Niki Gatti (il cui cadavere fu ritrovato in una cella del carcere di Sollicciano, Firenze, il 24 giugno 2008), Aldo Bianzino (deceduto il 14 ottobre 2007 nel carcere di Capanne, a Perugia), Giulio Comuzzi (morto il 28 febbraio 2007 a Trieste in un centro di riabilitazione mentale), Stefano Frapporti (morto il 22 luglio 2009 nel carcere di Rovereto) e Davide Grigion. Presente anche l’associazione familiari e amici di Fausto e Iaio (Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, uccisi a Milano il 18 marzo 1978). Non ci saranno per impedimenti i parenti di Stefano Cucchi e Federico Aldovrandi.

«I politici stiano lontani dalla manifestazione di sabato – dice la Ciuffi – non voglio vedere bandiere di partito. Nessuno deve mettere il proprio vessillo su una manifestazione che è nata dal basso e tale deve rimanere.  La marcia è stata indetta per chiedere che la magistratura vada fino in fondo senza proteggere nessuno. Non mi fido della magistratura, il caso di mio figlio è già stato archiviato una volta e solo grazie alla mia determinazione è stato riaperto».

Nell’ultimo anno nelle carceri italiane, sovraffollate oltre ogni ragionevole misura, con organici carenti e strutture sanitarie inadeguate, si sono suicidati 72 detenuti. È il record storico nel nostro Paese. Dal 1990 a oggi i casi di suicidio accertati sono stati 1.018.