Ribelli della cena in mucchio senza mascherine. Davvero credibili nel ristorante Covid free Ribelli della cena in mucchio senza mascherine. Davvero credibili nel ristorante Covid free

Lockdown in tutta Italia sì o no? La data decisiva è il 15 novembre

Mentre sono aumentate le regioni arancioni, si pensa anche a un lockdown totale in tutta Italia se entro qualche giorno i numeri non dovessero scendere.

Lockdown in tutta Italia, totale e nazionale. Una cosa che finora è stata cercata di evitare ma che adesso sembra l’unica vera alternativa per rallentare la curva dei contagi. Aspettare il 15 novembre per capire se chiudere alcune regioni e fare il coprifuoco la sera sia servito a qualcosa oppure no. 

Dell’ipotesi dell’Italia zona rossa e quindi di fatto in lockdown ne scrivono oggi Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera. Sarà necessario attendere i dati che arriveranno il 15 novembre, quando si capirà se gli attuali provvedimenti in vigore con il nuovo Dpcm saranno sufficienti a rallentare la curva.

Il Governo ragiona comunque sulla necessità di misure ancora più severe, come la chiusura dei ristoranti il sabato e la domenica a pranzo e la sospensione di alcune attività commerciali. Ma soltanto domenica prossima sarà possibile stabilire l’efficacia del nuovo meccanismo che, per contenere i contagi da Covid-19, divide l’Italia in fasce di rischio. Se fra cinque giorni la curva epidemiologica non avrà invertito la rotta, l’ipotesi più probabile è far entrare tutte le Regioni in zona rossa.

Non si può fare la vita che facevamo prima, bisogna limitare i propri spostamenti”, spiega Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute. “É stato calcolato che se si incontrano 5 persone – ha aggiunto – si ha il 60% di possibilità di essere infettati, se questo comportamento, di una minoranza, non viene sanzionato o controllato è chiaro che tutta l’Italia sarà presto rossa e l’unica possibilità che avremo è quella di un lockdown nazionale“. 

Coronavirus, Rezza: “Rt a circa 1,7, situazione continua a peggiorare”

“La situazione epidemiologica da Covid-19 continua a peggiorare e si registra un Rt di circa un 1,7. Abbiamo oltre 500 casi per 100mila abitanti e quasi tutte le regioni italiane sono pesantemente colpite”. Lo ha detto in un video messaggio il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza.

“Nei ricoveri ospedalieri notiamo una tendenza all’aumento e soprattutto c’è un incremento per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva e questa situazione giustifica l’adozione di interventi più restrittivi soprattutto nelle regioni più colpite. E naturalmente necessita dell’adozione di comportamenti prudenti da parte di tutti i cittadini”. (Fonte Corriere della Sera).

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