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Lombardia, stretta su bar e ristoranti. Alle superiori didattica a distanza parziale

In Lombardia, dopo il nuovo aumento di contagi di coronavirus, nuove misure restrittive per bar, pub e ristoranti

La Lombardia, al centro anche di questa seconda ondata di coronavirus, si prepara ad una nuova stretta a causa dell’aumento dei contagi. Un’ordinanza di Regione Lombardia che entrerà in vigore sabato 17 ottobre prevede limitazioni per bar e ristoranti, più controlli e didattica online parziale per le scuole superiori.

“Le nuove misure non saranno drammatiche”, ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana. Fontana ha preso parte al vertice con i sindaci lombardi, il prefetto di Milano, Renato Saccone, e i capigruppo dei partiti in Consiglio regionale.

“I lombardi possono essere meno preoccupati ma devono essere attenti alle misure altrimenti c’è il rischio che l’epidemia degeneri. Io sono meno preoccupato che a marzo”.

I provvedimenti dell’ordinanza saranno omogenei su tutta la Lombardia, non ci saranno restrizioni in più a Milano o nei territori più colpiti.

Uno degli obiettivi è quello di ridurre la movida serale: ci sarà quindi il divieto di consumare bevande su suolo pubblico dopo una certa ora.

Tra le ipotesi in campo c’è poi quella che i bar dalle 18 potranno restare aperti solo per il servizio al tavolo. E in ogni caso per tutti i pub e bar la chiusura potrebbe essere anticipata alle 21, mentre per i ristoranti l’ipotesi è quella di una chiusura alle 23. Ma questo verrà confermato o meno dall’ordinanza che entrerà in vigore da domani.

“Non parliamo di coprifuoco per favore – ha precisato il prefetto di Milano, Renato Saccone – perché la nostra vita non dipende solo dall’apertura di un bar o un ristorante. I controlli saranno ancora più incisivi e massicci con la nuova ordinanza”.

Fontana ha poi detto che “chiederemo al governo di prevedere in maniera decisa e significativa risorse compensative per quelle attività economiche che inevitabilmente subiranno ripercussioni dagli esiti di questa decisione, condivisa da tutti i partecipanti al tavolo”.

Scuola e mezzi pubblici

Sul fronte della scuola e del trasporto pubblico la Regione, in accordo con i sindaci, ritiene che si debba ricorrere alla didattica a distanza “non assoluta ma parziale” nelle scuole superiori. Una alternanza, quindi, di lezioni da casa e in presenza fisica a scuola.

Un’altra richiesta è quella di scaglionare gli orari di ingresso alle elezioni in modo da non saturare i mezzi pubblici negli orari di punta. Per le università la didattica a distanza dovrebbe essere adottata, come indicazione, per tutti ad eccezione che per le matricole e gli specializzandi.

L’ordinanza contiene poi lo stop di tutte le competizioni sportive dilettantistiche di carattere regionale che prevedono il contatto fisico, comprese quelle dei settori giovanili. Prevista anche la chiusura delle sale gioco, sale scommesse e bingo.

La Regione Lombardia, in accordo con i sindaci, chiederà al governo anche un aumento della quota di smart working per tutte le attività dove è possibile metterlo in campo. (Fonte: Ansa)

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