Lombardia, la Corte d’appello respinge l’appello di Formigoni

La Corte d’Appello di Milano non ha ammesso la “Lista per la Lombardia” di Roberto Formigoni alle elezioni regionali lombarde, respingendo dunque il ricorso presentato dalla stessa lista contro l’esclusione. Ma non è finita qui: il vice coordinatore regionale del Pdl Massimo Corsaro ha annunciato l’intenzione di ricorrere al Tar.

I giudici hanno esaminato le 14 pagine consegnate martedì dai coordinatori nazionale del Pdl La Russa e regionale Podestà, che rispondono alle quattro eccezioni sollevate dalla Corte. Sui moduli privi del timbro tondo si fa riferimento a due sentenze del Consiglio di Stato e tre del Tar del Molise.

Sulla mancanza di data nell’autentica di alcune firme, questa – spiegano nel centrodestra – ha lo scopo di certificare che le firme non sono state raccolte 180 giorni prima della data di scadenza per presentare le liste. Ma questo sarebbe stato comunque impossibile visto che la data delle elezioni è stata indetta a gennaio. La mancanza del luogo di autentica su alcuni moduli riguarda un consigliere provinciale di Pavia e uno di Lodi che però hanno inserito su ciascun modulo solo firme di persone che vivono nello stesso paese e dunque risulterebbe chiaro dove siano state raccolte. Infine per ovviare alla mancanza di qualifica dell’autenticatore è stata allegata copia protocollata della sua autorizzazione.

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