Tangenti in Lombardia, architetto Lonati: “Escluso perché non pagavo”

Pubblicato il 9 Marzo 2012 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – L’architetto Angelo Lonati è stato escluso dagli appalti dal sindaco Edoardo Sala per non aver pagato le tangenti alla regione Lombardia. “Il sindaco Sala ci aveva imposto, in buona sostanza, che per l’approvazione del progetto era necessario abbandonare l’architetto Lonati… “. Edoardo Sala, sindaco lombardo, aveva suggerito agli investitori di rivolgersi “all’architetto Ugliola”, come si può leggere negli atti di indagine. Quando l’architetto Angelo Lonati ha scoperto di essere stato  tra i professionisti “sconsigliati” di Cassano D’Adda, ha detto a Repubblica: “Un po’ lo immaginavo, ma apprenderlo così, nero su bianco, mi fa effetto. Hanno lavorato per tagliarmi fuori, all’improvviso non s’è fatto più vivo nessuno”.

Il primo progetto tolto a Lonati è stato quello del Linificio Canapificio Nazionale, che come spiega “era una fabbrica famosa, con la corderia più lunga d’Europa, tanto sono state fatte lì le cime per l’Amerigo Vespucci, che erano lunghe 480 metri. Ora è un’area dismessa, bellissima, io sono nato a Cassano e so che lì si gioca il futuro della nostra cittadina. Il 21 dicembre 2004 il Comune l’aveva approvato, ma poi… “. Poi al Comune arriva Sala, e al posto del Linificio si sceglie di costruire la nuova autostrada Brescia-Bergamo-Milano.

I terreni agricoli di colpo divengono edificabili, nascono centri commerciali e avvengono strane scelte che, alla luce delle indagini per tangenti nella regione Lombardia che hanno visto spuntare i nomi del consigliere Pdl Franco Nicoli Cristiani, del Pd Filippo Penati ed ora al leghista Davide Boni, divengono sospette. E ancor più sospetto potrebbe divenire il caso dell’albergatore Battista Benigni, che per i suoi lavori non ha mollato l’architetto Lonati, ritrovandosi così privo dei permessi necessari. Un collaboratore di Benigni racconta a Repubblica: “So che sono venuti qui, ma per favore non mi chieda chi, e gli hanno fatto una “tirata”. Il principale credeva esagerassero, ma il tempo passa e ancora non gli danno l’agibilità dell’ultimo piano. Ha sanato, pagato, era tutto condonato, niente da fare, resta inagibile”.