Andrea Loris Stival, Veronica Panarello dal pm nega per 5 ore: preso il Dna

Andrea Loris Stival, Veronica Panarello dal pm prima tace poi inizia a parlare
Andrea Loris Stival, Veronica Panarello dal pm prima tace poi inizia a parlare

RAGUSA – Non ha cambiato di una virgola la sua versione: per 5 ore, anche martedì, Veronica Panerallo ha continuato a ripetere di non aver ucciso Loris. Alla fine le hanno prelevato il Dna per compararlo con i campioni trovati sulla scena del delitto e in casa, e poi l’hanno portata in carcere.

La mamma di Andrea Loris Stival, da lunedì in stato di fermo per l’omicidio del figlio, dalle 10,30 fino a metà pomeriggio è stata faccia a faccia con chi indaga. Si suppone che, all’ennesimo interrogatorio lungo ore, sia stata pressata con le domande: la speranza dei magistrati è che prima o poi confessi, dopo giorni di tensione insostenibile.

Se è stata lei, come sono convinti gli inquirenti, che parli. Ma finora la strategia del logoramento non porta al risultato sperato. Veronica è stata ascoltata solo lunedì per altre 6 ore: ore in cui ha di nuovo ribadito sempre la stessa cosa, che sabato 29 novembre ha portato Loris a scuola e qualcuno l’ha ucciso. Ore di interrogatorio in cui ha parlato di un’infanzia difficile e di una vita non proprio da sogno, tutte cose che però a suo dire non fanno di lei un’assassina.

Chi indaga è convinto che abbia fatto tutto sola: nel decreto di fermo notificato alla donna non viene contestato il concorso con altre persone.

“Se è stata davvero lei mi cade il mondo addosso, non ci posso credere…”, ha detto Davide Stival, il padre di Loris, agli investigatori a palazzo di Giustizia dove lunedì sera è entrato insieme alla moglie. Fino a questo momento la famiglia Stival era sempre stata compatta nel difendere l’innocenza di Veronica.

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