RAGUSA – “Veronica perde un chilo a settimana: non mangia, pensa sempre al figlio morto, vorrebbe piangere sulla sua tomba”: queste le parole dell’avvocato di Veronica Panarello, la donna accusata e in carcere per l’omicidio del figlio, Andrea Loris Stival.
Intervistato da Mattino 5, l’avvocato Francesco Villardita parla delle condizioni della sua assistita: “Pensa anche all’altro bambino, pensa al marito che l’ha abbandonata e pensa alla famiglia distrutta. Sta vivendo una tragedia umana”. Solo martedì la prima visita in carcere del marito, Davide Stival che però continua a ribadire: “Credo ai pm, non a Veronica”.
“Veronica Panarello – risponde il legale – ha da sempre dato la medesima versione dei fatti senza mai contraddirsi, ha manifestato in tutti i modi la propria innocenza, si è difesa e continuerà a difendersi da questa infamante accusa. La mamma di Loris mi ha detto: ‘Io me ne vado a morire e non mi interessa assolutamente di rischiare l’ergastolo perché questo omicidio non l’ho commesso io. Che vadano a cercare il vero assassino di mio figlio'”.
“Veronica – aggiunge il legale – continua a sostenere di aver accompagnato il bambino a scuola come tutte le mattine, e di essere andata nella zona del Mulino Vecchio, così come confermato anche dal marito, perché quello è il posto dove abitualmente buttano la spazzatura. Ha fatto due viaggi solo perché aveva dimenticato a casa un secondo sacchetto contenente il pannolino usato del bambino più piccolo”.
“La signora Panarello – conclude Francesco Villardita – al ritorno da scuola, ha parcheggiato l’auto in garage perché fuori non c’era posto. Questo l’abbiamo ampiamente dimostrato perché l’unica macchina che parcheggia alle ore 9, quindi dopo l’ingresso della Signora a casa, è una piccola Smart”.
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