ROMA – L’estrazione della Lotteria Italia arriva come di consueto il 6 gennaio. Antonella Clerici annuncerà il numero del biglietto vincente che vale un premio da 5 milioni di euro. Nonostante nel 2014 le vendite siano salite del 2,5% rispetto all’anno precedente, la lotteria della Befana non registra più i numeri di una volta. Gli italiani scommettono di più, ma preferiscono le scommesse online e altri canali.
Lorenza Castagneri su La Stampa scrive:
“Finora sono stati venduti quasi 8 milioni di biglietti. Cifra in lieve crescita (+2,5%) rispetto all’anno scorso. Ma i fasti del passato sono molto lontani. C’è stata un’epoca, a cavallo tra gli anni Ottanta e agli anni Novanta, in cui la Lotteria Italia spopolava: 30 milioni di biglietti venduti a ogni edizione, con il record dei 37 milioni e 400 mila del 1988. Più di un italiano su due aveva in tasca un tagliando della fortuna.[…] Ora è tutto cambiato. Basti pensare che dal 2002 a oggi non sono stati riscossi montepremi della lotteria per 23 milioni di euro. Nel 2008, addirittura, nessuno andò a reclamare il primo premio nonostante il biglietto fosse stato venduto a Roma”.
Claudio Ramoni, esperto di giochi numerici di Agipronews, spiega alla Castagneri:
“«Ormai l’attenzione sul concorso è calata. Colpa della grande varietà che adesso offre il mercato delle scommesse ma soprattutto del fatto che oggi si cercano giochi più veloci, dal risultato immediato. In pochi amano aspettare un’estrazione per mesi. Ai tempi d’oro ne esistevano addirittura tredici. Oggi resiste solo la Lotteria Italia»”.
Ma l’Italia resta uno dei paesi in cui si scommette di più al mondo:
“Nel 2014, se si fa riferimento a tutti i giochi, dalle slot machine alle scommesse, dai gratta e vinci ai bingo alle estrazioni di lotto e superEnalotto, gli italiani hanno speso 16 miliardi e mezzo di euro, cifra sostanzialmente stabile rispetto al 2013. Tuttavia, con il tempo si sono persi giochi che hanno fatto la storia del costume tricolore.
Prendiamo il Totocalcio. Nato nel 1946, sebbene ancora in vita, soffre la concorrenza sempre più spietata delle scommesse sportive. Stando alle stime di Agipronews, nel 2014, le mitiche schedine hanno fruttato una raccolta misera: 24 milioni. Cifra che il Gratta&Vinci raccoglie in un giorno”.
Crollati anche il Totocalcio, Totogol e Totip, la schedina delle corse dei cavalli sospesa dal 2007, per non parlare dell Formula101. A reggere sono solo il Lotto, che nel 2014 ha raccolto 7,5 miliardi di euro, e il Superenalotto:
“Ma la lotteria resisterà? «Se non è ancora scomparsa penso proprio di sì» dice Ramoni”.
I commenti sono chiusi.