Luca Bernardo e Paolo Sileri, medici e politici con la pistola: costretti dalle troppe minacce

Luca Bernardo e Paolo Sileri con la pistola: dopo il caso dell’assessore Massimo Adriatici che in giro armato ha ucciso un marocchino a Voghera, è scattata la “caccia” ai politici e medici con la pistola. Prima la pistola di Luca Bernardo, candidato sindaco a Milano per il centrodestra, che è diventata un caso. Poi quella di Pierpaolo Sileri, un altro medico in politica, che ha detto di avere un’arma in casa.

Luca Bernardo e Paolo Sileri, perché i medici hanno una pistola

A quanto pare i medici con la pistola non sono un caso isolato. Secondo quanto raccontato dai due diretti interessati sembrerebbe infatti che molti medici abbiano il porto d’armi. Se ne è parlato qualche sera fa durante la trasmissione di La7, “In onda”. Sileri ha confessato di avere un’arma, da anni, a causa della sua professione di medico, per le minacce ricevute che lo hanno costretto ad averne una, da difesa. La pistola dov’è? Il sottosegretario ha detto che è chiusa in cassaforte, e che non si ricorda più come si apre.

La pistola di Luca Bernardo

Luca Bernardo, candidato sindaco di Milano sostenuto dalla coalizione di centrodestra, ha detto: “Ho un porto d’armi da difesa personale, il che vuol dire che in tutta Italia, tranne nelle aggregazioni politiche, posso portare l’arma addosso – ha detto il primario della pediatria del Fatebenefratelli a margine di una conferenza stampa a Palazzo Pirelli per presentare il progetto di legge per l’istituzione del ‘garante regionale per la tutela dei diritti delle persone anziane’-. Quindi, idealmente anche in ospedale, in corsia, sul metro, in tram, in macchina, ovunque. In corsia non l’ho mai portata e non la porterò mai. È un titolo che può essere rilasciato solo dalla Prefettura, non dalla Questura, e può essere rilasciato solo per motivazioni”.

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