BOLOGNA – Il loro figlio morì a nemmeno 4 anni dopo essere stato curato solo con la omeopatia: assolti. Mercoledì 27 settembre il tribunale di Lecce ha assolto i genitori del bambino, il medico Luigi Monsellato e la moglie Giovanna Pantaleo, accusati di aver provocato la morte del piccolo Luca, deceduto il 20 ottobre 2011, e questo perché lo avevano curato solo con medicine omeopatiche a fronte di alcune serie patologie e infine di una broncopolmonite che si rivelò letale.
Padre e madre del bambino erano difesi entrambi dall’avvocato Lorenzo Valgimigli del foro di Ravenna e l’assoluzione è arrivata al termine del dibattimento in cui sono state discusse le consulenze tecniche sul caso. L’accusa per i coniugi era di omicidio colposo per aver omesso, in cooperazione tra di loro, sin dalla nascita del bambino di ricorrere ai necessari accertamenti diagnostici, cure e provvedimenti terapeutici riconosciuti e prescritti dalla miglior scienza ed esperienza medica e di sottoporlo a periodiche visite di controllo da parte del pediatra di base.
Pur in presenza di un quadro clinico via via sempre più grave, secondo l’accusa i due genitori si limitarono a somministrargli prodotti omeopatici che il padre del piccolo, medico, riteneva efficaci ma che, per la Procura salentina, erano “assolutamente inidonei a curare le gravi patologie” che provocarono la morte del piccolo. I due, inoltre, non avrebbe neppure consultato uno specialista per avere una diagnosi certa. Nel 2015 il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione, respinta dal giudice per le indagini preliminari che dispose l’imputazione coatta.