Anastasia Kylemnyk, Ansa Anastasia Kylemnyk, Ansa

Luca Sacchi, Anastasia farà ricorso al Riesame

Anastasia Kylemnyk, Ansa
Anastasia Kylemnyk (foto Ansa)

ROMA – I difensori degli indagati nella vicenda di Luca Sacchi presenteranno istanza tribunale del Riesame.

I legali di Valerio Del Grosso, autore materiale dello sparo, così come la difesa di Giovanni Princi, amico di Sacchi e finito in carcere con l’accusa di aver tentato di acquistare droga, depositeranno a breve il provvedimento per chiedere l’attenuazione della misure cautelare. Stessa scelta di chi difende Anastasia, la fidanzata di Luca a cui è stata applicato l’obbligo di firma.

Non escludono il ricorso al tribunale di della Libertà anche difensori di Marcello De Propris, in carcere per concorso in omicidio. La prossima settimana, nell’ambito della attività istruttoria, si procederà con una seria di esami tecnici irripetibili. In particolare tra lunedì e martedì si analizzeranno i telefoni cellulari sequestrati ad Anastasia e Princi. Si tratta in totale di 4 smartphone. Sempre la settimana prossima verifiche sullo zainetto che aveva con se Anastasia, la sua auto, il portafogli.

Fonte: Ansa.

Luca Sacchi, Anastasia: “Non sapevo di avere 70mila euro nello zaino”

Interrogata dal gip di Roma, Anastasia Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi, si difende: “Non sapevo che nello zaino ci fossero settantamila euro, io e Luca non sapevamo nulla nemmeno della droga. Quella sera siamo andati al pub come al solito”.

Poi Anastasia scarica la responsabilità su Giovanni Princi, l’ex compagno di scuola di Luca: “Io e Luca non sapevamo nulla – avrebbe ribadito, queste parole sono riportate dal Messaggero – Giovanni Princi mi ha dato una busta e mi ha detto di tenerla nello zaino”.

“Proprio in quella busta – spiega il quotidiano romano – ci potrebbero essere stati i 70mila euro in contanti, divisi in due mazzette, che sarebbero dovuti servire per acquistare droga: 15 chili di marijuana che Princi aveva commissionato ai pusher di San Basilio, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino”.

Mezz’ora. Tanto è durato l’interrogatorio. Anastasia poi, indossati di nuovo il cappello e occhiali da sole, è andata via, scortata dal suo avvocato, facendosi largo tra fotografi e giornalisti.

Nei prossimi giorni si aspettano le analisi dei cellulari di Princi e di Anastasia. L’ obiettivo è quello di riuscire a estrapolare conversazioni ed sms. Sempre nei prossimi giorni verranno analizzati il portafoglio dell’ ucraina e il suo zaino. Poi sarà la volta dell’ auto in uso ad Anastasia, la Citroen C1 spostata proprio da Giovanni Princi il giorno del delitto.

Fonte: Il Messaggero.

Fonte: Ansa.

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