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Luca Sacchi, condannato l’amico Giovanni Princi: trattò per l’acquisto della droga

ROMA – Prima condanna nella vicenda legata all’omicidio di Luca Sacchi.

Il gup di Roma ha inflitto 4 anni di reclusione nei confronti di Giovanni Princi.

Pinci è l’amico di infanzia del personal trainer ucciso nell’ottobre scorso, accusato del tentativo di acquisto di 15 chilogrammi di marijuana.

Il giudice Pier Luigi Balestrieri ha accolto la richiesta del pm Nadia Plastina che contestava a Princi la violazione della legge sugli stupefacenti.

Princi è stato processato con il rito abbreviato (e quindi beneficia dello sconto di un terzo sulla pena) ed è stato giudicato dal gup di Roma Pier Luigi Balestrieri.

Il giudice ha accolto parzialmente la ricostruzione della pm Nadia Plastina, che aveva chiesto 6 anni e 4 mesi di reclusione.

Luca Sacchi, condannato Pinci. La ricostruzione del Tempo

Spiega il Tempo:

“Per la Corte quella sera, a pochi metri dal pub John Cabot, alle spalle del Parco della Caffarella, il 24enne romano avrebbe dovuto incontrare Paolo Pirino e Valerio Del Grosso per acquistare 15 chili di “erba”.

Una partita da pagare con 70 mila euro che secondo l’accusa avrebbe custodito in borsa la fidanzata di Luca Sacchi Anastasyia Kylemnyk. Ma le cose sono andate diversamente.

I due pusher si sono trasformati in rapinatori e quindi in assassini e Luca Sacchi è stato ucciso con un colpo alla nuca partito dalla calibro 38 impugnata da Valerio Del Grosso e prestata da Marcello De Propris.

Tutti fatti che devono essere accertati nel procedimento in scena davanti la giuria popolare della Corte d’assise.

Solo un imputato si è discostato dal resto del gruppo scegliendo di essere giudicato con rito abbreviato, una scelta che garantisce la riduzione di un terzo dell’eventuale sentenza di condanna emessa”. (Fonti: Il Tempo, Ansa).

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