Luca Sacchi, dalla droga alla pistola: ecco i punti ancora da chiarire sull’omicidio

Luca Sacchi, dalla droga alla pistola: ecco i punti ancora da chiarire sull'omicidio
Luca Sacchi insieme alla fidanzata (foto ANSA)

ROMA – A distanza di qualche ora dal fermo di Valerio De Grosso e Paolo Pirino, 21 anni entrambi, restano ancora alcuni punti da chiarire nella vicenda che ha portato alla morte di Luca Sacchi, personal trainer di 24 anni, freddato davanti alla sua fidanzata Anastasia nei pressi al John Cabot, pub in zona Appio, a Roma. 

1- Luca e Anastasia erano usciti per cercare di comprare della droga? Oppure si è trattato di una semplice rapina? L’AGI scrive che secondo le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo e dei poliziotti della Squadra Mobile, ci sarebbe un legame tra la ricerca della sostanza stupefacente e la morte di Luca che insieme alla ragazza avrebbe cercato di procurarsi hashish da Del Grosso e Pirino. Una tesi, quella dell’accusa, respinta da Anastasia e dal legale della famiglia Sacchi. Per entrambi Luca era uno sportivo e non faceva uso di droghe. Peraltro, non risulta che nel momento della cattura dei due aggressori gli inquirenti abbiano trovato droga, e le ipotesi di reato per le quali i due sono stati sottoposti a fermo sono omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi, anche qui senza citare detenzione o spaccio di stupefacenti.

2 – Quanti soldi c’erano nello zainetto di Anastasia? Questo è un altro punto controverso nella vicenda, scrive ancora l’AGI. La 25enne ha riferito che all’interno c’erano poche decine di euro. Su questo punto sono in corso verifiche sul punto. Secondo gli investigatori all’interno dello zainetto c’erano soldi per acquistare non la singola dose di droga, ma sicuramente di più. Per chiarire meglio la situazione anche la giovane potrebbe essere riascoltata dagli inquirenti.

3 – L’arma del delitto dove è stata occultata? Inizialmente, secondo quanto apprende l’AGI, i due fermati avrebbero lasciato la pistola nell’auto, una Smart bianca a quattro posti, in un secondo momento dopo aver visto il quantitativo di denaro nello zaino di Anastasia sarebbero tornati alla macchina fingendo di prendere lo stupefacente e presentandosi poi con una mazza da baseball, utilizzata per colpire la giovane, e una pistola che sarà utilizzata invece per sparare al giovane personal trainer. La mazza è stata poi ritrovata e sequestrata. Della pistola ancora non c’è traccia.

Fonte: AGI

 

Gestione cookie