Luca Sacchi, Riesame: Princi resta in carcere, per Anastasia obbligo di firma Luca Sacchi, Riesame: Princi resta in carcere, per Anastasia obbligo di firma

Luca Sacchi, Riesame: Princi resta in carcere, per Anastasia obbligo di firma

Luca Sacchi, Riesame: Princi resta in carcere, per Anastasia obbligo di firma
Luca Sacchi, Riesame: Princi resta in carcere, per Anastasia obbligo di firma (Foto Ansa)

ROMA – Omicidio di Luca Sacchi, arriva la decisione del Riesame. Per Anastasia rimane l’obbligo di firma. Per Giovanni Princi resta in carcere. Confermata, dunque,la misura dell’obbligo di firma per Anastasia e il carcere per Giovanni Princi, accusati del tentativo di acquisto di 15 chilogrammi di droga nell’ambito della vicenda di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Roma il 23 ottobre scorso. Il tribunale del Riesame ha respinto le istanze di attenuazione della misura presentate dai difensori. Le motivazione saranno depositate entro 45 giorni.

“Sentimi, sto con un amico mio…bello fulminato…ma se, invece, mi vengo a prendere quella cosa che mi hai detto ieri e glieli levo tutti e settanta? Poi ti faccio un bel regalone”. Questo il testo completo del dialogo intercettato tra Valerio Del Grosso e Marcello De Propris alcuni minuti prima dell’omicidio di Luca Sacchi.

L’audio, diffuso dal Gr1 Rai, è stato depositato dalla Procura di Roma in occasione dell’udienza davanti al Riesame. Secondo l’accusa Del Grosso, autore materiale dello sparo, chiede a De Propris se può andare a prendere da lui la pistola poi utilizzata per uccidere Sacchi. Intenzione di Del Grosso, secondo le accuse, è quella di impossessarsi dei settantamila euro, presenti, sempre secondo l’accusa, nello zaino di Anastasia e che sarebbero serviti all’acquisto di 15 chilogrammi di droga.

“Mio cugino Massimo – ha detto il padre di Luca Sacchi, Alfonso, sentito come testimone dai pm di Roma – mi ha raccontato che quando ho dato la notizia della morte di Luca, Giovanni Princi (l’uomo finito in carcere perché accusato del tentativo di acquisto di droga – ndr) ha detto: vabbè allora se è morto andiamo a farci una birra e un panino, che sto morendo di fame”. (Fonte Ansa).

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